Epigrafe e Pinacoteca: il destino comune è l'abbandono

Come difende Assisi certe sue memorie? Arnaldo Fortini fu avvocato, scrittore, docente universitario, cultore di studi su Dante e San Francesco: dal 1932 al 1970, anno della morte avvenuta a 80 anni d'età, fu presidente della Società internazionale di studi francescani. Nel 1944 difese al processo di Verona il gerarca fascista Tullio Cianetti, l'unico imputato che evitò la condanna a morte. È stato anche podestà negli anni del fascismo e poi primo cittadino per la Dc. Qualcuno dice che fu l'ultimo vero sindaco di Assisi: fu lui a ripristinare, dopo secoli di abbandono, la festa di Calendimaggio e durante la seconda guerra mondiale riuscì a evitare sia l'occupazione dei reparti della Wehrmacht sia i bombardamenti.

Assisi gli ha dedicato una delle vie principali e una targa davanti al palazzo che ospita la Pinacoteca comunale: l'epigrafe ne tesse le lodi guardandosi bene dal citare la parentesi fascista.

Ma il peggio è che gli ultimi due piani dell'edificio sono in totale abbandono. E i turisti che alzano lo sguardo dalla strada non sono invogliati né a ricordare le gesta di Fortini né a visitare la piccola galleria di affreschi medievali e rinascimentali della Pinacoteca.

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