Caro direttore,
leggo da poco il Giornale ma con gran piacere. Il pregio che gli riconosco è un certo pragmatismo ottimista. Le scrivo a proposito degli articoli di ieri, lunedì 12 gennaio, alle pagine 4 e 5.
Mi scusi ma mi sembra di essere vissuta fino ad ora su Marte: dovrei essere io l'idiota del villaggio? Sono sempre stata ottimista e costruttiva ma francamente oggi è il cinismo ad avanzare. 42 anni, quoziente di intelligenza 149, ottima presenza, ottima capacità di eloquio, ottime capacità organizzative, puntualità e precisione, cultura superiore, laurea in economia 110/110, master postuniversitario in gestione delle esportazioni 30/30 con lode, buona conoscenza dell'inglese parlato e scritto, conoscenza minima del francese, disponibilità a trasferirsi ovunque in Italia (e non solo), grande amore per il lavoro in sé (non solo per lo stipendio a fine mese).
Da anni mi mantengo facendo la fame con lezioni private o nelle scuole di supporto ai laureandi. Ho svolto ogni genere di mansione, sempre con grande soddisfazione dei miei datori di lavoro soprattutto per la precisione e la velocità di esecuzione di qualunque incombenza, quasi sempre in nero, sempre mal pagata. L'ultimo posto fisso che mi è stato offerto prevedeva 12 ore di lavoro giornaliero da lunedì a sabato (72 ore settimanali) per una paga oraria di 3,5 euro in un magazzino senza riscaldamento: su questa cifra ho anche pagato le tasse! Come conseguenza ho un curriculum vario ma misero. Tutto questo perché non conosco nessuno?
Non manderò neanche un CV a nessuno degli indirizzi da voi forniti; ne ho mandati a centinaia in passato e quasi nessuno si è degnato di rispondermi, pochi mi hanno fatto un colloquio. Anni fa mi sono iscritta da Manpower: anche lì silenzio di tomba. Questa trafila va avanti da anni: mi sono passati avanti tanti figli di papà incapaci e francamente non credo di essere solo io la sfigata.
Non le scrivo con intenti polemici solo con una gran voglia di capire: perché ostinarsi a raccontare favole? Oppure, se mi sbaglio io (e quanto vorrei che fosse così), dov'è il mio posto di lavoro? Forse lei può aiutarmi a fare chiarezza a riorganizzarmi un futuro migliore.
No, cara Giulia: purtroppo non la posso aiutare a fare chiarezza. Non tocca a noi garantirle un futuro migliore, non ne abbiamo la possibilità. Il massimo che possiamo fare (è poco, me ne rendo conto, ma per noi è tutto) è cercare informazioni e distribuirle. Magari, ecco, noi proviamo a non pubblicare solo notizie negative, come avevamo promesso e come lei ci riconosce. Proviamo a mescolare le pagine dedicate alle tragedie, alle crisi e alla doverosa denuncia di tutti i nostri guai, con qualche pagina di servizio, dove si possono trovare indicazioni per risparmiare sulle bollette, per esempio. O per muoversi fra le varie tariffe telefoniche. O per cercare lavoro, come è successo ieri. Tutto qui.
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