Equilibrio e brutte figure

Equilibrio e brutte figure

Paola Balsomini

Caro Max, è sempre difficile (e pericoloso) rispondere al proprio capo. Ma proverò a contrattaccare. Il calcio è bello. Fa parlare e tacere in un batter di ciglia. Fa prendere cantonate clamorose. Il tempo prima anestetizza, poi neutralizza ogni cosa. Le parole, i giudizi, i pronostici. Considerazioni a spot. A Messina, Palombo farà il difensore e la sua quantità servirà come il pane. Antonioli fa miracoli. Ricordi? «Una sciagura». Castellini? «Acquisto sbagliato». Il futuro? Per te era a tinte fosche. Intonavi il de profundis. I risultati? Storia recente. L’equilibrio è una gran dote perché il calcio fa parlare e tacere. Ma il bello è parlarne. Con il sorriso. Magari davanti ad un bel piatto di prosciutto (scusa Max, la citazione di Novellino è sbagliata). Con tutta la redazione. Pago io, ovviamente. Perché il capo è rigorosamente ospite e ha sempre ragione. O quasi.

Cara Paola, chi non si espone, non sbaglia mai. Dare sempre 6, anche a Rossini o a Carrozzieri, aiuta i giocatori. Meno la Sampdoria.

Ma, tranquilla, non ti licenziamo perchè hai dimostrato una memoria prodigiosa, andando a ricordare giudizi isolati e giurassici, relativi a singole partite. La redazione non può fare a meno di una mnemonista così fenomenale.
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