Quando l’hanno sentita in tv dire che no, l’Unità non è il quotidiano del Pd, amici democratici e colleghi in redazione son balzati sulla sedia: ah, no? E allora quei 6,4 milioni di euro di finanziamento pubblico ai giornali di partito che ogni anno evitano di chiudere i battenti? E l’appellarsi del Cdr agli «amici e compagni» capigruppo Pd di Camera e Senato Dario Franceschini e Anna Finocchiaro, contro la ventilata chiusura delle edizioni di Emilia e Toscana? Tutto inutile? Tutto finto? O finito? Niente paura. La soluzione del giallo sulle parole di Concita De Gregorio è semplice. Sta scritta proprio sull’Unità, nell’area in cui sono annotate le informazioni sull’editore: «Nuova Iniziativa Editoriale spa. Iscrizione al numero 243 del registro nazionale della stampa del tribunale di Roma. In ottemperanza alla legge sull’editoria ed al decreto Bersani del luglio 2006 l’Unità è il giornale dei Democratici di Sinistra DS.
La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990 n.250. Iscrizione come giornale murale nel registro del tribunale di Roma n. 4555...». Ora è chiaro. Concita voleva dire «non siamo il giornale del Pd, ma ancora dei Ds», solo che non aveva finito la frase.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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