Estate in Borsa per Green Power

L’Enel ha chiuso il 2009 con un utile di 5,395 miliardi, ma con un dividendo dimezzato a 0,25 euro per azione (in pagamento dal 24 giugno), di cui 0,10 euro erano stati anticipati a novembre. Per centrare l’obiettivo di riportare il debito sotto la soglia dei 40 miliardi nel 2014, il gruppo spinge inoltre sulle dismissioni (7 miliardi nel 2010) e accelera sulla quotazione della controllata Green Power: «È l’opzione migliore per massimizzare il valore per i nostri azionisti», ha sottolineato l’ad Fulvio Conti. Il prospetto informativo dovrebbe essere depositato entro fine aprile così da quotare la società attiva nelle energie rinnovabili in estate-autunno, con il contestuale arrivo di un partner che rileverà una quota «di minoranza». Presentando il bilancio a Londra, Conti ha detto che Enel è un’«azienda forte e in crescita». La Borsa, però, ha reagito con freddezza (-1,85% a 4,12 euro il titolo) e i pareri degli analisti sono discordi.

Il gruppo elettrico ha chiuso il 2009 con un risultato netto di 5,395 miliardi (+1,9%), inclusi i proventi finanziari per 970 milioni derivanti dall’esercizio anticipato della put option concessa da Enel ad Acciona sul 25,01% di Endesa. I ricavi sono stati pari a 64.035 milioni (+4,7%) e il margine operativo lordo a 16.044 milioni (+12,1%).

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