A 72 ore dall'attacco del commando di estremisti islamici all'impianto algerino di gas a In Amenas, un comunicato del governo algerino annuncia che 32 terroristi sono stati uccisi durante l'azione delle forze algerine. Il blitz, si legge in un comunicato, ha portato «alla liberazione di 685 dipendenti algerini (dell'impianto), 107 stranieri, all'eliminazione di 32 terroristi e alla morte di 23 ostaggi». Tra le armi recuperate «6 mitragliatrici pesanti, 21 carabine, due fucili a pompa, due mortai da 60 mm, razzi, missili, lancia granate Rpg, e 10 cinture esplosive», prosegue il comunicato, aggiungendo che l'operazione ha portato al recupero di «militari stranieri e di un arsenale di munizioni ed esplosivi». Il bilancio deve essere comunque ritenuto ancora provvisorio. Dopo il blitz delle forze algerine, i terroristi, legati ad Al Qaida e probabilmente di provenienza dal Niger, restano comunque ancora asserragliati dentro il compound: chiedono uno scambio tra prigionieri e la fine dell'intervento militare in Mali.
Ma la Francia ha già fatto sapere di essere pronta anche ad aumentare il proprio contingente sul campo, portandolo oltre le 2.500 unità previste, ma precisando che devono essere le truppe africane a prendere il posto di quelle transalpine.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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