Colpo di Stato in Thailandia: stop a radio e tv

Colpo di Stato in Thailandia. Il capo dell'esercito, generale Prayuth Chan-ocha, ieri ha annunciato di aver preso il potere nel Paese asiatico, dopo che i suoi sforzi per favorire una riconciliazione fra le parti, a suo dire erano falliti.

Affiancato dai capi dell'Aeronautica e della Marina, Prayeuth ha affermato in un discorso diffuso in diretta tv che è stato necessario prendere il potere per prevenire ulteriori violenze dopo mesi di tensione. Prayuth aveva proclamato lunedì la legge marziale, lasciando però in carica il governo ad interim. Ieri aveva organizzato un incontro fra i rappresentanti di governo e opposizione. L'esercito ha sospeso la Costituzione, in vigore dal 2007. E

ogni assembramento politico di più di cinque persone è stato proibito. Non solo, tutte le emittenti radio-televisive hanno dovuto interrompere i loro programmi e trasmettere i bollettini nel nuovo regime militare.
La presa del potere dei militari ha provocato reazioni politiche e non.

Le «camicie rosse» pro-governative thailandesi hanno annunciato «rappresaglie» contro il colpo di Stato. «Ora sì che è un golpe: aspettatevi rappresaglie», si legge in un tweet dell'account ufficiale del Fronte unito per la democrazia fedele all'ex premier Thaksin Shinawatra, a sua volta deposto da un golpe nel 2006.

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