Affaire Gayet, Hollande: "Non è il luogo, né il momento per risposte"

Il Presidente parla di economia, politica interna ed estera, non della sua probabile relazione. Risponderà prima della visita negli Usa

Affaire Gayet, Hollande: "Non è il luogo, né il momento per risposte"

È iniziata alle 16.30 la conferenza stampa nel salone delle feste dell'Eliseo. Qui si è raccolta la stampa mondiale, forte di un drappello di oltre 600 giornalisti, per ascoltare le parole del PresidenteFrançois Hollande.

Il discorso ha toccato argomenti differenti, dall'economia fino all'intervento francese in Mali e in Centrafrica, per sostenere le forze africane minacciate da situazioni di crisi.

Nell'intervento spazio anche per il tema dell'eutanasia, su cui Hollande vuole un dialogo il più ampio possibile e per l'Europa. Il Presidente francese ha proposto alla Germania un patto per una maggiore coordinazione su aspetti come la difesa e la transizione energetica. Ha infine ricordato l'importante delle libertà, in primis di quella di stampa, menzionando la situazione dei giornalisti francesi in ostaggio all'estero.

Inevitabile l'attenzione sulla presunta relazione tra Hollande e l'attrice francese Julie Gayet, che ha occupato negli ultimi giorni molto spazio sulla stampa internazionale. Il Presidente ha evitato di parlarne, lasciando ai giornalisti il sollevare la questione.

Alain Barluet, presidente della stampa presidenziale e giornalista del Figaro, ha chiesto chiarimenti al Presidente, che ha eluso la questione, sottolineando che oggi non risponderà a nessuna domanda sull'affaire Gayet. Sulla probabile relazione con l'attrice, svelata dal magazine Closer, potrebbe rispondere prima della sua visita negli Stati Uniti, prevista per l'11 febbraio.

"Non è il momento, né il luogo per dare una risposta", ha detto Hollande, che ha anche aggiunto che "gli affari privati vanno trattati in privato, in un'intimità rispettosa di ciascuno". Un riferimento al fatto che la compagna, Valerie Trielweiler è ancora in ospedale.

Il Presidente ha dichiarato, contrariamente a quanto emerso nei giorni scorsi, che

non querelerà il magazineCloser. Ha anche aggiunto: "La mia sicurezza non è mai stata a rischio". Il fotografo autore delle foto dello scandalo aveva raccontato che in quel momento avrebbe potuto ucciderlo, vista la mancanza di misure a sua difesa.

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