Damasco come Checkpoint Charlie: scambiati 2mila prigionieriIn libertà anche 48 iraniani

Beirut Ci sono anche 48 iraniani tra i prigionieri oggetto dello scambio tra governativi di Assad e rivoltosi che ieri ha interessato oltre duemila persone in Siria. Uno scambio in grande stile e alla vecchia maniera, che richiama un po' gli episodi avvenuti al Checkpoint Charlie di Berlino negli anni della Guerra fredda e un po' quelli tra israeliani e palestinesi, tipicamente sbilanciatissimi quanto a numeri.
Lo scambio è avvenuto ieri in tempi diversi e in vari punti di Damasco. Sono stati rilasciati ben 2130 prigionieri detenuti nelle carceri del regime, tra i quali figurano anche dei cittadini turchi. Dall'altra parte hanno riguadagnato la libertà quei 48 iraniani che mesi fa erano stati catturati dai ribelli siriani e che le autorità di Teheran avevano tentato di far passare per «pellegrini diretti a un santuario sciita e rapiti nei pressi di Damasco».

Si trattava in realtà di combattenti provenienti dalle unità dei Pasdaran, i «guardiani della rivoluzione islamica» iraniani, che proprio come i turchi rilasciati ieri erano venuti in Siria per combattere al fianco delle forze regolari di Assad.Già l'anno scorso, del resto, in siria erano stati liberati altri 28 iraniani e alcuni turchi.

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