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Datagate, trattenuto il compagno del giornalista che pubblicò lo scoop

Trattenuto per 9 ore a Heatrow in base alla legge anti terrorismo. Per il Guardian un atto d'intimidazione

Datagate, trattenuto il compagno del giornalista che pubblicò lo scoop

David Miranda, compagno di Glenn Greenwald, il giornalista del Guardian che per primo ha rivelato al mondo quanto aveva da dire Edward Snowden, la "talpa" del Datagate, vittima di quello che è stato definito un abuso da parte della polizia britannica.

Di ritorno da un viaggio a Berlino, Miranda - che era diretto in Brasile - è stato fermato all'aeroporto di Heatrow dalla polizia, che l'ha interrogato e trattenuto per nove ore, agendo secondo quanto permesso dal Terrorism Act 2000, che in uno dei suoi articoli esplicita proprio la possibilità per gli ufficiali aeroportuali di fermare persone ritenute sospette. Al compagno del giornalista del Guardian sono stati anche sequestrati cellulare, computer e fotocamera, insieme ad alcuni videogiochi e dvd.

Un fermo a cui il Guardian ha dedicato oggi la sua prima pagina, sostenendo che le autorità inglesi hanno messo in atto una vera e propria intimidazione nei confronti di Greenwald, piegandosi al volere degli Stati Uniti. Allo scadere delle nove ore previste dalla legge, Miranda è stato rilasciato.

Mentre si trovava in stato di fermo l'uomo, di origini brasiliane, non ha potuto - la legge antiterrorismo infatti non lo prevede - parlare né con un avvocato né con i diplomatici del suo Paese, accorsi a Heatrow.

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