diCi sono vignettisti e ci sono vignette. Qui non trattasi di satira politica ma di pedaggio autostradale. Vignette è quel bollino, fustellato come un puzzle (per evitare traslochi da una vettura all'altra) che si autoincolla al parabrezza dell'automobile e che va acquistato se un autista decida di percorrere le autostrade svizzere. Prezzo euro 40, prossimamente (dal 2016) euro 100. Calma, una tantum, per tutto l'anno, da Chiasso a San Gallo, da Ginevra a Berna, prezzo unico, senza caselli, scioperi e affinità nostrane. Eppure sta salendo il malumore, specie tra gli italiani, anche se l'aumento riguarderà gli altri confinanti. Perché se qualcuno, e gli svizzeri in particolare, tocca i nostri denari (là depositati?) allora monta la rabbia, senza sapere che esiste la possibilità di svicolare, superando la frontiera dai mille passaggi, Brogeda, Maslianico, Bizzarrone, Ronago, Drezzo, Biegno, Ponte Tresa, Porto Ceresio, Gaggiolo Stabio, Clivio, nomi da giochi senza frontiere ma di qua c'è l'Italia, di là la Suisse con le sue regole, i suoi dadi da brodo, il cioccolato e le sue marmotte, sì, avete letto bene, le marmotte (necessaria, anzi indispensabile la polizza assicurativa contro i roditori che, alla ricerca del caldo, si infilano sotto le vetture, risalgono nel vano motore e qui si riempiono i denti e la panza rosicchiando i cavi elettrici con successive litanie, in italoticinese, dei titolari dell'automobile). Insomma chi entra paga, così come chi osa mettere piede nell'area C milanese sa che al ventesimo passaggio ha raggiunto i cento euro di cui sopra, senza nemmeno il piacere del panorama e di un miglioramento dei servizi. Dunque l'aumento a cento euro della vignetta svizzera è un falso problema ma diventa esiziale per il turista per caso, quello che una volta all'anno valica la frontiera per sentire il profumo dell'erba appena tagliata e i bovi al pascolo o per provare la dolce vita diurna e notturna dei locali hard del Ticino.
Per gli altri, dai Mazzini Mina ai De Benedetti Carlo, ai Marchionne Sergio, ivi residenti, l'aumento avrà il sapore di una tazza di caffè ristretto, nostrano per favore, pensando che se così si potesse fare in Italia, da Milano a Palermo, cento euro, tutto l'anno, una volta sola, avanti e indrè, allora saremmo davvero noi la Svizzera d'Europa. Per il momento, non potendoci più attaccare al tram, ci attacchiamo alla vignetta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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