Obamacare, altro schiaffo a Barack sugli anticoncezionali

Se il datore di lavoro è contrario per motivi religiosi niente assicurazione cu contraccettivi e aborti

Barack Obama fuori dall'ufficio ovale della Casa Bianca
Barack Obama fuori dall'ufficio ovale della Casa Bianca

L'Obamacare perde un altro pezzo. E il presidente degli Stati Uniti Barack Obama incassa una nuova, durissima sconfitta. Dalla riforma, che ha esteso l'assistenza medica a 37 milioni di americani che non erano coperti, sparisce la copertura assicurativa per l'interruzione di gravidanza e i sistemi contraccettivi (la pillola del giorno dopo, per intenderci) qualora il datore di lavoro sia contrario per motivo religiosi. A deciderlo è stata la Corte suprema: i cinque giudici repubblicani hanno "sconfitto" i quattro democratici e smontato ancora un pezzo della riforma sanitaria tanto sbandierata da Obama.

Nelle scorse settimana l'Obamacare aveva già dovuto rivedere alcune norme che limitavano la libertà delle istituzioni religiose. "Una scuola cattolica - spiega Federico Rampini su Repubblica - può rifiutare alle proprie insegnanti un'assicurazione sanitaria che prevede il rimborso delle spese per un aborto". Adesso lo stesso diritti viene esteso anche alle aziende. Qualsiasi impresa potrà, quindi, far valere i propri principi religiosi facendo così scattare l'obiezione di coscienza.

Secondo il giudice conservatore Samuel Alito, obbligare un'azienda a pagare polizze sanitarie che includano il rimborso dei metodi contraccettivi "impone un peso sostanziale sulla libertà religiosa di queste imprese". Secondo il giudice dem Ruth Bader Ginsburg, invece, la norma è "vitale per la salute delle donne e la libertà riproduttiva".

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