Pena di morte, nel 2013 le esecuzioni sono aumentate del 15%

Secondo Amnesty International, la Cina è lo stato che esegue più condanne, ma il numero ufficiale è segreto di stato. Negli Usa esecuzioni calate del 10%

Pena di morte, nel 2013 le esecuzioni sono aumentate del 15%

Nel 2013, nel mondo più di una persona ogni dodici ore è stata giustiziata. 773 esecuzioni ufficialmente registrate, +15% rispetto al 2012. Ventidue i paesi coinvolti, nazioni più influenzate dal fondamentalismo religioso come Pakistan ed Iran, ma anche giganti economici come Giappone e Stati Uniti.

La nazione in cui sono state eseguite più condanne è la Cina, dove il numero delle esecuzioni è coperto dal segreto di Stato: il rapporto di Amnesty International sulla pena di morte nel 2013, però, parla di migliaia di casi, per un totale che supererebbe quello di tutte le altre nazioni considerate nel loro complesso. Seguono l'Iran (369 persone), Iraq (169), Arabia Saudita (79) e Stati Uniti (39). Si trovano poi due paesi africani: la Somalia (34) e il Sudan (21). Infine, proseguendo in questa macabra classifica, c'è lo Yemen (13), Giappone (8), Vietnam (non meno di 7).

Tra gli stati che nel 2013 sono tornati ad adottare la pena capitale dopo un periodo in cui l'avevano abbandonata ci sono Nigeria, Kuwait, Vietnam ed Indonesia; ancora di più gli stati che hanno cercato di occultare le esecuzioni alla comunità internazionale, portando a termine le esecuzioni in una segretezza pressoché totale. Tra questi, l'India.

Il numero totale delle condanne è salito dalle 1722 del 2012 alle 1925 del 2013, mentre i paesi che le hanno comminate restano praticamente gli stessi, 58 contro 57. Un dato che, se si passa ad analizzare il numero di esecuzioni, potrebbe riservare delle sorprese: negli Usa - unica nazione sul continente americano ad applicare la pena di morte - le esecuzioni nel 2013 sono state il 10% rispetto all'anno precedente. Di queste, più del 40% ha avuto luogo in un solo stato, il Texas, mentre il Maryland è stato il diciottesimo stato ad abolire la pena capitale.

In tutto il mondo sono 98 gli stati ad aver abolito del tutto la pena di morte: dal 1994 sono quindici i paesi che l'hanno abolita, con una decrescita pressoché costante. Tra i metodi più comuni, impiccagione, iniezione letale, sedia elettrica e decapitazione. In Europa e Asia centrale solo la Bielorussia continua ad includerla nel proprio ordinamento, ma nell'ultimo anno non ci sono state esecuzioni.

Escludendo l'omicidio, i reati più comunemente puniti con la pena di morte sono quelli legati al traffico di droga; vi sono tuttavia paesi, come la Corea del Nord, dove la pena capitale è prevista anche per crimini più insoliti come il cannibalismo, la pornografia e

attività sovversiva contro il Partito dei Lavoratori. Tra i paesi che hanno punito con la morte persone che al momento del crimine erano minorenni c'è sicuramente l'Arabia Saudita, e probabilmente anche l'Iran e lo Yemen.

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