Sei felice a Teheran e balli senza velo Happy, il video tormentone del momento? Vai a finire in galera. Sei giovani, tre ragazze e altrettanti maschietti, sono stai arrestati dalla polizia iraniana per aver «offeso la castità pubblica». Non solo: i poveretti hanno dovuto pure pentirsi in televisione. In serata poi li hanno scarcerati ma non tutti. Il regista del video del video è rimasto dentro. Così impara.
Sembra incredibile, ma un innocente remake di Happy, il successo di Pharrell Williams, ha scatenato i custodi della morale islamica nella patria degli ayatollah. La hit è diventata un fenomeno di costume mondiale. Nei cinque continenti giovani e non filmano video amatoriali sulle note di Happy per poi postarli su You Tube. Una grande manifestazione di felicità, che a Teheran viene repressa.
Nel video «incriminato» tre ragazze ballano su un tetto della capitale iraniana, non nude, ma senza velo, come prevede la sharia e addirittura truccate. Tre giovani fanno da spalla, un paio con la barbetta islamica d'ordinanza.
Sembrano bravi ragazzi, alla moda, come milioni di loro coetanei in giro per il mondo. Dopo aver visto il video su You Tube i solerti difensori della rivoluzione islamica hanno lanciato addirittura «una serie di operazioni di intelligence e della polizia in collaborazione con la magistratura» che ha portato «all'identificazione ed arresto di tutti i sospetti».
L'orgoglioso annuncio è dell'agenzia iraniana Isna che rivela come i poveretti abbiano «confessato i loro atti criminali». I «colpevoli» per quasi cinque minuti si fanno filmare ballando felicemente Happy con autoironia e senza fare del male a nessuno. Questo è il grave crimine. Il capo della polizia di Teheran, Hussein Sajedinia, ha bollato il video come «volgare» e girato in violazione «del pubblico decoro». Una delle partecipanti aveva spiegato al giornale Iran Wire l'intento del filmato postato in aprile: «Volevamo far sapere che il nostro paese è un posto migliore rispetto a quello che tanti pensano». La ragazza ha sostenuto che «nonostante tutte le pressioni e limitazioni i giovani iraniani vogliono essere felice e desiderano che la situazione migliori. E sanno come divertirsi nella stessa maniera del resto del mondo». Il risultato è che i sei interpreti del remake di Happy a Teheran sono finiti in manette. Davanti alle telecamere hanno dovuto pentirsi e giustificarsi. «Mi hanno detto che stavano facendo un film e che avevano ottenuto il permesso necessario» spiega uno degli arrestati». Una delle protagoniste sostiene: «Avevano promesso di non pubblicare il video».
Williams, l'autore di Happy, ha protestato con un tweet inviato ai suoi 3,5 milioni di fan: «È triste vedere questi ragazzi arrestati per aver tentato di diffondere la felicità». Su twitter è già partito l'hashtag #freehappyiranians.
Il bello è che su YouTube circola un altro video: «Siamo felici da Teheran», che sta spopolando.
Una dozzina di giovani rifanno Happy ballando nel traffico, sotto monumenti della capitale e davanti ad un poster del grande ayatollah Alì Khamenei. Le ragazze si coprono il capo con un velo sbarazzino nero o a colori sgargianti, ma sono pericolosamente truccate e hanno le unghie laccate.www.gliocchidellaguerra.it
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