Rajoy al Congresso «Non mi dimetto, faremo le riforme»

Il premier spagnolo, Mariano Rajoy, non si dimette: sostiene di non saper nulla di eventuali fondi neri del Partido popular, del quale è presidente. «Il governo continua a governare, e non ho dubbi sul fatto che la crescita arriverà presto», ha replicato alle opposizioni, che chiedevano elezioni anticipate. In una lunga seduta del Congresso dei deputati, per la prima volta Rajoy ha affrontato la questione dei fondi neri del partito, al centro di un'inchiesta che ha condotto il 27 giugno scorso all'arresto dell'ex tesoriere Luis Barcenas, trovato in possesso di 43,2 milioni su conti esteri e che ha ammesso l'esistenza di un ampio sistema di tangenti. «Non posso dichiararmi colpevole, non lo sono», ha spiegato. Ha ammesso un solo errore: «Mi sono fidato di una persona che non lo meritava. Barcenas ha barato, è un falso innocente». Il resto è «una stupefacente e fantasiosa collezione di falsità, come il tempo e la giustizia dimostreranno».

Intanto «il Governo proseguirà la strada delle riforme», perché «la crescita arriverà presto», e, ha aggiunto, «l'agenda di un Paese con 6 milioni di disoccupati sia condizionata da un imputato». Il leader del Psoe, Alfredo Rubalcaba, ha detto invece che «non ci si trova davanti a un complotto», ribadendo la richiesta di dimissioni.

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