REFERENDUMFalkland, la guerra si sposta nelle urne Voto sulla sovranità

La guerra per le Falkland arriva alle urne. Dopo 31 anni, il conflitto tra l'Argentina dei militari e il Regno Unito di Margaret Thatcher diventa un referendum sullo status dell'arcipelago. Gli abitanti delle isole (territorio tuttora britannico che Buenos Aires rivendica come Isole Malvinas) hanno cominciato a votare ieri. Poco prevedibile il risultato: se il premier britannico David Cameron benedice la consultazione, Buenos Aires considera il referendum illegale, e lo bolla come «un'azione di propaganda». Poco meno di 1700 elettori, su una popolazione totale di 2841 persone potranno esprimere un «sì» o un «no» alla domanda «Desidera che le isole Falkland mantengano il loro status attuale di Dipendenza d'Oltremare del Regno Unito?». Due seggi elettorali rimarranno aperti oggi a Buenos Aires, Port Stanley, e a Goose Green, mentre seggi mobili percorreranno le altre aree. «Oggi gli abitanti delle Falkland fanno sentire la loro voce - ha dichiarato il premier britannico Cameron - .

L'Argentina può continuare ad atteggiarsi, soffocare le risorse degli isolani. Finchè gli abitanti delle Falkland vorranno essere britannici, noi saremo sempre lì per proteggerli. Su questo possono contare sulla mia parola».

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