Rientrati dall'Afghanistan oltre 400 militari italiani

Dall'inizio del 2013 già mille uomini hanno fatto rientro in Italia: il ridimensionamento del contingente proseguirà fino alla fine del 2014

Rientrati dall'Afghanistan oltre 400 militari italiani

Non si arresta il cammino dell'Afghanistan verso la pacificazione. Questa mattina 400 militari italiani della Transition Support Unit South (TSU-S) hanno lasciato definitivamente il Paese dopo aver concluso il processo di transizione della provincia meridionale di Farah alle forze afgane. Dall'inizio del 2013 già mille uomini hanno fatto rientro in Italia: il ridimensionamento del contingente italiano proseguirà fino alla fine del prossimo anno.

Con la consegna alla 2° brigata del 207° corpo d’armata afghano delle basi operative avanzate di Farah e Bala Boluk, i bersaglieri del 6° reggimento di Trapani hanno suggellato il rientro in Italia di quattrocento militari. Rientro che si inserisce nel piano di ridimensionamento del contingente italiano che proseguirà fino alla fine del 2014. Con l’ulteriore partenza dei bersaglieri di Trapani, il contingente italiano dall’inizio di quest’anno si è ridotto di oltre mille uomini. Durante il proprio mandato iniziato lo scorso 10 agosto, la Transition Support Unit South ha condotto 187 pattuglie di sicurezza e di ricognizione dell’area di responsabilità e numerose esercitazioni di evacuazione medica con elicotteri italiani ed americani per addestrare al soccorso sanitario i colleghi dell’esercito afgano. La complessa attività operativa di retrograde (ripiegamento), pianificata e condotta dal Regional Command West su base brigata meccanizzata Aosta, ha permesso di movimentare sia da Farah che da Bala Boluk verso la base di Herat, per il successivo rientro in Italia, 2.445 tonnellate di materiali distribuiti su 23 convogli per un totale di quasi 2.000 metri lineari di carico, compresi 131 mezzi mobili campali e 109 veicoli tattici.

Il generale Michele Pellegrino, comandante del Regional Command West ha voluto complimentarsi con il comandante della Transition Support Unit South, il colonnello Mauro Sindoni, per "lo straordinario sforzo sostenuto nella conduzione di un’articolata e vasta attività a favore della popolazione afghana, svolta sul fronte della sicurezza e della ricostruzione, che è stata sinceramente riconoscente per quanto fatto a suo favore".

Con il colonnello Sindoni e gli uomini del 6° bersaglieri rientra a Trapani la Bandiera di guerra del reggimento, decorata di una croce di cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia. due medaglie d’oro al Valor Militare, quattro medaglie di bronzo al Valor Militare e una medaglia d’argento al Valore dell’Esercito.

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