Rischia 15 anni l'italiano attivista di Greenpeace

Rischia dai dieci ai quindici anni Cristian D'Alessandro, l'italiano che insieme con altri 29 attivisti di Greenpeace è stato accusato formalmente ieri di pirateria, per il blitz di protesta, con la nave rompighiaccio Artic Sunrise, contro la piattaforma petrolifera Prirazlomnoye di Gazprom, la prima russa nell'Artico. Gli investigatori hanno completato a Murmansk, nel nord della Russia, il giro di interrogatori degli attivisti, riferendo che tutti si sono dichiarati «non colpevoli» e hanno rifiutato di rendere testimonianza. Per due mesi resteranno in custodia preventiva, mentre le indagini proseguiranno.
D'Alessandro ha confermato di essere in buone condizioni di salute con una telefonata al console generale italiano a San Piertroburgo, Luigi Estero, che sta organizzando l'arrivo dei suoi genitori per la terza settimana di ottobre. L'Italia si sta muovendo su tutti i fronti.

Il ministro degli Esteri, Emma Bonino, ha auspicato che l'inchiesta «chiarisca i fatti e consenta la rapida conclusione della vicenda, tenendo conto della natura pacifica della protesta». Ieri su alcuni media russi è trapelata la possibile strategia di Mosca: alzare ora il tiro a scopo intimidatorio, per poi derubricare il reato in violazioni minori, quando i riflettori si saranno spenti.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica