ParigiSocialisti e neogollisti si fronteggiano su temi che interessano poco la popolazione vedi il caso delle intercettazioni che hanno coinvolto l'ex presidente, Nicolas Sarkozy e «Bleu Marine» intercetta gli scontenti. Più di un francese su due il 58% stando alla rilevazione pubblicata questa settimana da Le Monde sostiene che Le Pen sia in grado di riunire idee e persone che vanno al di là del Front National. I toni dei suoi comizi, calibrati per allargare il proprio elettorato, si affiancano all'obiettivo «primario» del movimento lepenista: distruggere l'ordine esistente dell'Europa, forzando la rottura dell'Unione monetaria. Un messaggio chiaro, che piace. Come piacciono le traversate nelle piccole città della Francia in vista del voto municipale del 23, 29 e 30 marzo prossimi a parlare di rilancio dell'agricoltura.
Secondo YouGov, Marine Le Pen raccoglierebbe il 19% dei voti alle europee del 22 maggio, un punto avanti ai neogollisti dell'Ump, al 18%. Il Ps di Hollande arranca a sua volta: potrebbe raccogliere solo il 15% dei voti alle europee, terzo partito alla pari del Front de Gauche. Neppure il ventilato rimpasto di governo (chiesto dal 71% dei francesi) sta risollevando il gradimento verso il presidente. Non è stato ancora sostituito nessun membro dell'esecutivo.
Così ci ha pensato un cantante, l'ex tennista riconvertitosi ad artista di successo, Yannick Noah, ad attaccare Marine alla vigilia delle elezioni. Ha scritto una canzone con l'obiettivo dichiarato di fermare la corsa lepenista. Noah, supporter dichiarato del Ps di Hollande, canta la paura di un'ascesa al potere del Front National. In un videoclip parla di «rabbia» contro il Front national. Le Pen risponde che «il sistema cerca di rimettere in atto le vecchie tecniche in voga negli anni Ottanta contro i lepenisti». E aggiunge che Noah «è un po' vecchio per fare questo gioco». Ma tutti i sondaggi dicono che un francese su tre si sente «vicino» alle idee di Marine Le Pen.
Il movimento fondato da Nicolas Sarkozy, dopo la grana delle registrazioni che hanno coinvolto l'ex presidente, sta facendo i conti con l'accusa di appropriazione indebita e abuso di potere a carico del segretario del partito, Jean-François Copé. Il caso riguarda gli appalti ottenuti dalla società di comunicazione Bygmalion durante la campagna presidenziale 2012 di Sarkozy e la procura di Parigi sta indagando per presunti favoritismi. I francesi sembrano stufi di politici con situazioni da chiarire, e non fanno altro che abbassare la fiducia verso i due «maggiori» partiti.
Mentre la ministra della Giustizia socialista Christiane Taubira parla di «malinteso» e non di «menzogna» sul suo «caso». Si era presentata ai cronisti dicendo di aver saputo delle intercettazioni a carico di Sarkozy dai giornali. Poi ha ammesso che ha fatto confusione con le date, dopo che il premier Ayrault aveva ammesso che il governo «sapeva». Un disastro mediatico e politico condito dal rifiuto di dimissioni della Guardasigilli come pretende l'Ump, che parla di regolamento di conti non degno di uno Stato di diritto. «Perché parlare di Taubira, quando si tratta di fatti che sono rimproverati a Sarkozy?», ha commentato il ministro del Lavoro, Michel Sapin.
Le due prossime tornate elettorali avrebbero dunque già una nuova classifica. Almeno alle europee il Front National potrebbe essere il primo partito di Francia. Intanto la giustizia francese ha ordinato il ritiro delle registrazioni private dell'ex presidente dal sito Atlantico.fr.
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