Eur, un laboratorio di «rigenerazione urbana»: il bello dove non c’è

Roberto Filibeck

È stato ancora una volta il Palazzo dei Congressi dell’Eur, realizzato su progetto dell’architetto Adalberto Libera negli anni ’40, a fare da suggestiva cornice alla seconda edizione del simposio internazionale di architettura «Le città nella città 2006».
«Laboratorio di rigenerazione urbana: il bello dove non c’è» che si è svolto nei giorni scorsi. L’incontro, promosso da Eur Spa, Ordine degli Architetti di Roma e Provincia, Casa dell’Architettura, Fondazione Centro Studi Architettura Razionalista, con il supporto della Regione Lazio, in collaborazione con Il Sole 24 ore, è stata l’ennesima occasione, come tiene a sottolineare Eur Spa, «di confronto e riflessione in merito al futuro urbano delle città, alla luce dei nuovi indirizzi socio-economici dello sviluppo geografico della città, delle possibilità offerte dalle moderne tecnologie, dell’affermarsi di una nuova cultura dello sviluppo sostenibile e di un nuovo e importante senso del “bello”», in particolare della Capitale e del vicino litorale romano.
E a giudicare dal numero di partecipanti, peraltro, in tanti hanno risposto all’appello di Eur Spa, che ha offerto loro un’occasione di confronto, sia sul piano socio-antropologico sia dal punto di vista architettonico-urbanistico, con il contributo di artisti, filosofi e imprenditori.
Tra questi, infatti, erano presenti, fra gli altri, Alberto Abruzzese, Paolo Buzzetti, Paolo Conti, Maurice Culot, Paolo Cuccia, Odile Decq, Paolo Desideri, Massimo De Vico Fallani, Domenico Luciani, Massimiliano Fuksas, Leon Krier, Giacomo Marramao, Mauro Miccio, Giovanni Minoli, Roberto Morassut, Mario Occhiuto, Paolo Orneli, Luigi Prestinenza, Patrizia Prestipino, Franco Purini, Amedeo Schiattarella, Benedetto Todaro, Adelina von Fürstenberg, Franco Zagari.
Grande attenzione, come detto, è stata dedicata al Lido di Roma e al suo futuro, con la proiezione del filmato «La Parola a Ostia», che ha delineato l’attuale profilo di Ostia, oggetto di futuri concorsi di riqualificazione. Parallelamente al filmato, la Millward Brown Delfo ha realizzato un’inchiesta raccogliendo interviste tra i cittadini ostiensi, studenti, commercianti, professionisti e pensionati, i quali hanno espresso le loro impressioni, considerazioni, lamentele, speranze, proposte sull’area del XIII Municipio, da loro vissuta sia per ciò che riguarda la condizione e l’uso del verde, sia per l’uso del colore e di materiali di restauro o costruzione alla ricerca anche di un’estetica più soddisfacente.
In questo contesto si è anche parlato delle centralità locali individuate da un perimetro che comprende gli immobili e spazi aperti, la cui trasformazione e riqualificazione concorre a definire il ruolo di polarità. E prevedono: maggiori aree per il verde pubblico e per i servizi pubblici di livello urbano, spazi già individuati da riqualificare, aree per infrastrutture da destinare per la mobilità.
Con questa ennesima iniziativa l’Eur Spa conferma nuovamente il suo impegno nella promozione della cultura urbana, con l’organizzazione periodica di appuntamenti mirati al monitoraggio e alla proposta di indirizzi progettuali dello sviluppo della città.
«Il quartiere del Pentagono, dopo aver perso definitivamente il carattere di quartiere-satellite della Capitale ed essere stato inserito nella Città storica dal nuovo piano regolatore di Roma, grazie all’impegno di Eur Spa - ha spiegato Mauro Miccio, amministratore delegato della società - si propone come modello di gestione e pianificazione del territorio e con il primo Simposio si è fatto dunque protagonista del dibattito internazionale sui futuri scenari urbani».

«I nuovi progetti - ha sottolineato ancora Miccio - (come il progetto di rifunzionalizzazione dell’ex Velodromo olimpico e il nuovo Centro congressi firmato dall’architetto Massimiliano Fuksas), confermano la volontà di affermare il primato dell’Eur nella progettazione architettonica-urbanistica e nella promozione di eventi culturali di alto livello».

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