«F2i è determinante per la privatizzazione di Sea»

MilanoLa privatizzazione della Sea piace anche a Giuseppe Bonomi. «Potrebbe giocare un ruolo determinante», ha detto il presidente della società di gestione degli aeroporti milanesi, parlando di F2i, il Fondo italiano per le infrastrutture di cui è amministratore delegato Vito Gamberale e che ha, come azionisti, la Cassa depositi e prestiti e grandi banche come Intesa Sanpaolo, Unicredit, Merrill Lynch, oltre che sette fondazioni bancarie di Casse di risparmio e due Casse di previdenza (ingegneri e architetti, geometri). Sabato scorso era stato il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, a lasciar intendere di poter cedere la quota di controllo che è in mano al Comune per ottenere il denaro necessario a garantire i servizi ai cittadini.
Bonomi ha parlato a margine della presentazione di nuove rotte su Malpensa, aeroporto fortemente penalizzato dalla competizione con Fiumicino per l’egemonia di Alitalia: «La forte condivisione che il nostro nuovo azionista F2i ha manifestato a proposito della creazione di un sistema aeroportuale ci sprona nel proseguire il tentativo di dare vita a una vera e propria aggregazione di gestori aeroportuali nel Nord d’Italia». Il presidente di Sea ha sostanzialmente ipotizzato la nascita di un’alleanza tra gli Aeroporti del Nord: «Perché si realizzi un sistema di infrastrutture aeroportuali localizzate su un’area vasta, ma omogenea, occorre che si dia luogo a una vera e propria integrazione tra le società di gestori aeroportuali».
Bonomi ha parlato dell’ipotesi di quotazione della società, definendola «in stand-by». In lista d’attesa per decollare, anche se la privatizzazione (sia la cessione già avvenuta, sia quella dietro l’angolo) sarà determinante: «Abbiamo ricevuto giudizi di ammissibilità da parte di Borsa Italiana e abbiamo una finestra di 12 mesi».

I sindacati, che hanno proclamato uno sciopero per il 27 marzo contro la cessione di ulteriori quote di Sea, questa mattina si riuniranno in un’assemblea dei delegati dell’azienda, organizzata da Cgil, Cisl e Uil di Milano e dai sindacati di categoria. Ieri nello scalo milanese ci sono stati disagi e ritardi sui voli. «A causa di un’assemblea spontanea e non autorizzata dei lavoratori di Linate», ha precisato la Sea.