«Facebook» esce dalla rete Il popolo virtuale è in festa

«Troppa la voglia di fare questo party... Troppe le giornate impegnate per organizzare la serata... Troppo il desiderio di regalarci una nottata da ricordare». Apriva così la pagina di Facebook dedicata al primo raduno della community in territorio milanese. E la voglia di fare questo party era davvero così tanta che gli organizzatori, dopo il rinvio di due settimane fa, hanno imparato la lezione e si sono rifiutati di fare pronostici sul numero dei partecipanti. Anzi, per non creare allarmi in tema di ordine pubblico, hanno oscurato la lista delle adesioni.
La festa si sarebbe infatti dovuta tenere l’8 ottobre, all’Alcatraz, ma, raggiunte le 17mila adesioni, la Questura aveva invitato i promotori a rivedere collocazione spaziale e temporale dell’evento. Ecco dunque lo slittamento a ieri sera e il trasloco al Limelight di via Castelbarco, uno dei locali notturni più grandi della città, che oltre ad essere interamente riservato per l’occasione ha aperto anche il piano superiore, generalmente riservato agli eventi più importanti. Ma il cambiamento di programma non sembra aver scoraggiato nessuno. Alla vigilia dell’evento, prima del prudente oscuramento, la lista degli aderenti aveva già raggiunto quota 10mila. Numeri da capogiro, dovuti semplicemente al passaparola. Non solo reale, ma anche e soprattutto telematico.
Del resto, ormai, il fascino di Facebook non ha più presa solo sugli adolescenti; nel giro di cinque anni ha infatti conquistato oltre 100 milioni di utenti in tutto il mondo. Per l’Italia è stato proprio il 2008 l’anno del boom con un incremento che sfiora il 1000%. Sedotti dal mezzo anche i membri delle istituzioni, al punto che il presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri - neoiscritto - e il consigliere Pierfrancesco Maran, ormai utente da due anni - hanno voluto sottolineare l’importanza del raduno con un incontro apposito a Palazzo Marino. Entrambi vedono, infatti, in Facebook uno strumento utile anche in campo politico, soprattutto per raggiungere e coinvolgere le nuove generazioni senza essere invadenti. E un esempio delle potenzialità del mezzo è stata la folla accorsa per la lettura pubblica di «Gomorra» di Roberto Saviano, contattata proprio per via telematica.
Così, dopo iL precedente di Roma, anche gli utenti milanesi hanno avuto il proprio party, anzi diciamo pure megaparty considerando il numero dei partecipanti. Ampio il programma della serata (probabilmente per ovviare almeno in parte alla coincidenza con la partita di Champions league che vedeva impegnata proprio la milanesissima Inter): dalle 20 alle 22 aperitivo con buffet (10 euro ingresso con consumazione e buffet compresi), musica dal vivo fino alle 24 e poi danze fino a notte fonda. Una serata frutto di tanto lavoro e fatica, ma che, promettono gli organizzatori, non rimarrà un evento isolato.


Insomma, Facebook sembra in procinto di entrare nella quotidianità di tutti, di divenire un mezzo di comunicazione rapida alla stessa stregua del telefono. Ormai, da ieri sera, la community virtuale è diventata reale.

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