Si trovano soprattutto a Roma, in città e provincia, e a Milano e nell'hinterland. Ma anche a Torino, Bologna, Brescia, Ancona, Pescara, e poi ancora a Perugia, Bari, Taranto, Palermo e Catania. Sono i 17mila appartamenti che rientrano nel «Piano Mercurio», in virtù del quale la Fondazione Enasarco provvede a dismettere l'intero patrimonio immobiliare residenziale. Vendite che l'ex ente pubblico intende far procedere spedite come sulle ali del mitologico messaggero e alle quali dovrebbe aggiungere parte delle ulteriori 27mila unità possedute, fra cantine, soffitte, posti auto, box e altri immobili, tra cui un migliaio a destinazione commerciale che però sono esclusi dalla dismissione.
Ben l'83% delle unità abitative, circa 15.200, è situato nella capitale, mentre un ulteriore 11,5% si conta nell'area metropolitana di Milano. La Fondazione è la prima cassa previdenziale ad avere scelto la vendita diretta agli inquilini; e, allo scopo, nel varare il progetto di alienazione, tre anni fa ha sottoscritto con le rappresentanze sindacali degli affittuari un accordo vincolante in cui ha indicato le condizioni di vendita e le garanzie a favore di chi non sia in grado di acquistare. In base a quanto concordato, il diritto di prelazione può essere esercitato non soltanto dal titolare del contratto di affitto, ma anche dai parenti degli inquilini fino al 4° grado. In altre parole, se i locatari sono anziani, i nipoti e pure gli eventuali bisnipoti possono farsi avanti per la compravendita. Considerando che gli appartamenti sono affittati e dunque occupati, è prevista una riduzione pari al 30% sul prezzo corrispondente al valore di mercato della singola abitazione libera. Inoltre, nel caso di acquisti collettivi che coinvolgano il 70 per cento degli inquilini dello stesso immobile, si accorda un ulteriore sconto del 10%.
A determinare i prezzi non sarà la Fondazione, ma esperti indipendenti di una Società di gestione del risparmio e a pronunciarsi sulla loro congruità verrà chiamata l'Agenzia del Territorio. Condizioni già prestabilite riguardano anche i finanziamenti per l'acquisto: le banche selezionate attraverso una gara europea, in ragione della convenienza delle offerte, rendono disponibili mutui sull'intero valore dell'appartamento, comprensivo delle spese di acquisto, e, spiegano alla Fondazione, con interessi ai minimi di mercato, tempi d'istruttoria più rapidi, spese notarili ridotte e pure la possibilità di rinegoziare le condizioni prestabilite; fra le diverse agevolazioni, anche lo strappo al limite di regola invalicabile, solitamente pari a 78 anni, ottenuto sommando l'età del mutuatario alla durata del finanziamento. In questo caso gli istituti bancari procedono sulla base di valutazioni più approfondite. Se poi il potenziale contraente non dovesse dimostrare la capacità reddituale richiesta, le banche prevedono di accettare come cointestatari o garanti altri soggetti, senza alcuna limitazione.
Quanto all'erogazione del prestito, la promessa è di provvedere entro dieci giorni lavorativi dalla ricezione della documentazione completa. Il finanziamento potrà essere concesso anche a chi intende acquistare il solo usufrutto o il diritto di abitazione.
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