La famiglia Agnelli ritocca il prestito

La famiglia Agnelli ritocca i meccanismi del prestito obbligazionario convertendo «2008-2013 5,40%» da quasi 200 milioni. L’obiettivo è ovviare agli effetti della crisi sul valore azioni della Giovanni Agnelli & C, a sua volta legata a Fiat tramite Exor. E, come emerge dal verbale dell’assemblea della Sapaz consultato da «Radiocor», «ripristinare il rendimento» prima previsto. La modifica prevede 1 azione ogni 0,58 obbligazioni contro l’iniziale rapporto di 1 a 1,1. Le obbligazioni hanno un valore di 504 euro ciascuna e il nuovo prezzo di conversione, basato sulle quotazioni medie di Exor di aprile, è pari a 292,44 euro. La modifica ha comportato un aumento delle azioni da emettere, anch’esso approvato dall’assemblea. Le obbligazioni fruttano un interesse annuo del 5,4% ed è il quarto prestito convertendo della cassaforte degli Agnelli dopo quelli del 1996, 1999 e 2003.

Intanto, in Lussemburgo, è stato depositato il bilancio 2008 della Old Town, la società nata dalla fusione con la «vecchia» Exor Group consolidata nella Giovanni Agnelli & C: la perdita è stata di 51,6 milioni contro l’utile di 6,7 milioni del 2007 a fronte di ricavi per 7,8 milioni e di oneri per 59,4 milioni.

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