Politica

Farefuturo supera «Repubblica» e fa 45 domande al «Giornale»

RETORICA I quesiti del pensatoio finiano sono solo banalità tipo: «Tradire significa avere coraggio?»

RomaAttenzione, una nuova pandemia minaccia l’Italia. No, non è l’influenza A e la febbre suina non c’entra nulla: al virus H1N1 ci stanno pensando egregiamente medici e scienziati. Quella che adesso preoccupa è un altro tipo di infezione che, subdolamente anche se non silenziosamente, si sta affacciando nel Belpaese. Non è pericolosa per il corpo, ma per la mente sì. Non si muore, ma in qualche modo ci si può pure ammalare. Colpisce gli adulti, soprattutto quelli che lavorano nei giornali, e si manifesta con una specie di raptus. Come si chiama? Domandite, o anche sindrome da punto interrogativo. Pericolose le recidive. Talvolta assume la forma del quiz, come nell’ultimo caso conosciuto, quello che ha preso Farefuturo, la fondazione vicina a Gianfranco Fini, che per difendere il presidente della Camera ha mandato in rete una valanga di quesiti retorici, tipo «tradire significa non avere la bava alla bocca?». Chissà, forse a Mike Bongiorno un rischiatutto del genere sarebbe piaciuto.
Il paziente alfa è stato rintracciato quattro-cinque mesi fa nella redazione di Repubblica. Il suo contagio ha prodotto dieci domande al premier sulla sua vita privata e sui suoi rapporti con delle ragazzette. Il questionario, tra mille subbugli e mille rash cutanei, è stato riproposto in pagina tutti i giorni. Finché a un certo punto il virus, come si dice in gergo medico, è mutato, nel senso che sono cambiati i quesiti rivolti al Cavaliere. Uguale invece è rimasto lo spirito polemico-inquisitorio. Berlusconi, infastidito dalla cosa, ha querelato il quotidiano.
Poi, però, purtroppo, la malattia si è trasmessa. Un nuovo caso - acuto, fulminate ma passeggero - della sindrome si è infatti registrato nella redazione di Avvenire, poco prima delle dimissioni del direttore Dino Boffo. Il 3 settembre infatti il giornale dei vescovi ha pubblicato una specie di decalogo. Più che dieci domande si trattava però di «dieci risposte al Giornale»: anche stavolta un episodio di virus mutante.
Sembrava finita là, con il questionario di Repubblica trasformato ormai in una sorta di malessere cronico. Invece ecco che la domandite si è ripresentata. Stavolta il malato è la rivista online di Farefuturo, che a quanto pare si è infettata in maniera devastante. Il direttore del giornale Filippo Rossi ha inondato il web di quesiti, per lo più retorici, cioè con la risposta già prevista. «Tradire significa credere nell’autonomia della politica?». «Tradire significa non cedere a un populismo d’accatto?». «Tradire significa avere il coraggio delle proprie idee?».
Tante, tantissime domande. È difficile pure contarle: sono 45 secondo alcune fonti, supererebbero le sessanta secondo altri osservatori del fenomeno. Si sta tentando una terapia d’urto, la connessione con il sito «Yahoo!answer, invia domande e ricevi risposte su ogni argomento».

Ma la prognosi resta riservata.

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