A Farina (Prc) la fuga di Prodi non è piaciuta

«È un povero Paese quello in cui i futuri governanti... e non continuo la frase perché è meglio». Daniele Farina, leader del Leoncavallo e consigliere comunale indipendente di Rifondazione comunista, si trattiene dall’essere più esplicito sull’assenza di Piero Fassino e Romano Prodi. Ma la sua stessa presenza alla manifestazione la dice lunga sulle cose che preferisce dirsi tra sé e sé o almeno non dichiarare davanti alle telecamere. Lui, lo storico portavoce del Leoncavallo, ha voluto comunque essere presente alla manifestazione organizzata dai commercianti. Anche se con uno spirito certamente diverso da quello che ha animato l’associazione di Carlo Sangalli. «Siamo qui anche per chiedere la liberazione dei ragazzi e delle ragazze detenuti.

Perché questo Paese non ha bisogno di detenuti politici» ha ripetuto ancora una volta Farina, ribadendo che «il Leoncavallo ha condannato queste violenze». E ancora: «C’è stata una doppia offesa alla città: la manifestazione neofascista e gli incidenti di piazza Argentina. Non vorremmo correre il rischio che se ne ricordasse solo una».

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