Febbre suina, in Usa morto bebé messicano Texas: Stato di disastro

Primo decesso in America: un bimbo di 23 mesi in Texas. L'epidemia dilaga in Europa: nuovi casi accertati in Germania, Inghilterra e Spagna. Fazio: "In Italia virus meno aggressivo". Obama chiude le scuole in cui è stato segnalato il contagio

Febbre suina, in Usa 
morto bebé messicano 
Texas: Stato di disastro

Washington - Il contagio dilaga. Di paese in paese il bilancio delle vittime aumenta. E arriva il primo morto fuori dai confini messicani: ha perso la vita in Texas un bimbo di soli 23 mesi che era stato in Messico. I casi si moltiplicano anche in Europa, dove la Germania e l'Inghilterra confermano nuovi casi e l'Italia sta verificando diversi stati di salute che, al momento, si rivelano negativi. Intanto i governi lavorano per contenere la nuova influenza: tutti i siti archeologici del Messico sono stati chiusi al pubblico "fino a nuovo ordine", mentre la Francia chiederà all’Unione europea di vietare i voli verso il Messico per proteggere i viaggiatori dall’epidemia.

Obama: la situazione è seria Barack Obama ha ammesso che lo scenario che si è creato con l’epidemia di influenza suina è preoccupante. "La situazione è seria, talmente seria da richiedere le massime precauzioni", ha detto il presidente Usa, secondo cui l’amministrazione è pronta a "fare tutto il necessario" per fermare il contagio. Obama ha sollecitato le scuole statunitensi in cui si siano verificati casi sospetti a prendere "seriamente in considerazione" la possibilità di chiudere. Il presidente ha disposto la chiusura di tutte le scuole in cui si sono verificati casi di contagio. Proprio oggi, infatti, l'America ha registrato il primo decesso: si tratta di un bimbo messicano di soli 23 mesi, giunto in Texas per essere curato. E il governatore del Texas Rick Perry ha proclamato lo stato di disastro. Ma le autorità messicane hanno rivisto drasticamente a sette il bilancio delle vittime del virus che fino a poco prima era stato fissato a 20. È invece aumentato il numero delle morti "probabilmente" causate dall’influenza: 159 decessi, sette in più rispetto alla valutazione fatta in precedenza. In totale 1.311 persone sono in ospedale dopo aver manifestato i sintomi della malattia.

L'epidemia dilaga in Europa Per l’Oms, che ha contato 114 casi confermati di contagio, "non vi sono segni di un rallentamento" dell’epidemia. L’Organizzazione ha fissato una riunione d’emergenza oggi per decidere se aumentare il grado di allerta da 4 a 5 e ha intanto escluso che i maiali siano un veicolo di trasmissione. Nel Vecchio Continente si estende la mappa del contagio, con i primi tre casi accertati in Germania e un altro in Austria. Salgono a tre i contagi accertati in Gran Bretagna e a dieci quelli in Spagna. Allarme anche in Italia: nel salernitano un’antropologa messicana che soggiornava nel convento-albergo San Michele si è sentita male ed è stata trasferita al "Cotugno" di Napoli. "Ci aspettiamo a breve i primi casi di influenza suina in Italia. Abbiamo infatti molti turisti rientrati dall’estero e molti casi sospetti. Dunque è verosimile pensare che nelle prossime ore, o nei prossimi giorni, ci sia qualche caso in Italia".

I casi accertati Il ministero della Sanità di Vienna ha riferito che una donna di 28 anni è risultata positiva ai test per il virus H1N1 al rientro da un viaggio in Guatemala, in cui aveva fatto scalo in Messico. La Germania ha reso noto di aver accertato tre casi, due donne (di 22 e 37 anni) e un uomo di quasi quaranta. Cresce l’allarme in Spagna, con due nuovi casi confermati di influenza dei suini che portano il totale a quattro. Il ministero della Sanità di Madrid ha anche annunciato che il numero di casi sospetti è salito da 32 a 59. Altri tre casi sono stati confermati in Gran Bretagna.

Lo ha annunciato il premier Gordon Brown che ha specificato che gli episodi sono a Londra, Birmingham e Torbay. Tra i contagiati c’è anche una ragazzina di 12 anni.  La Francia chiederà all’Unione europea di vietare i voli verso il Messico per proteggere i viaggiatori dall’epidemia.

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