Un fine settimana con i divi di celluloide

Harrison Ford, Antonio Banderas e Al Pacino tornano sul grande schermo

Alessandra Miccinesi

Ford, Pacino, Banderas: tris d’assi al cinema. L’atteso ritorno di Harrison Ford sul grande schermo è segnato da un thriller tecnologico d’impronta noir ispirato a un’ossessione dei nostri tempi: la paura di essere spiati. In Firewall - Accesso negato regia di Richard Loncraine, la star hollywoodiana pronta a indossare ancora la giubba di Indiana Jones è Jack Stanfield, funzionario della Landrock Pacific Bank di Seattle, specializzato in sistemi di sicurezza. Una bella casa, un buon lavoro, moglie e figli da coccolare, insomma, una vita invidiabile. La realtà assume i contorni dell’incubo quando il probo funzionario scopre di essere stato spiato per mesi - codici di sicurezza, telefonate, attività del computer monitorate - da un ladro senza scrupoli (Paul Bettany) che vuole sottrarre alla banca cento milioni di dollari. Minacciato e tenuto in ostaggio insieme con la sua famiglia, con raccapriccio Jack scopre che il punto debole del sofisticato sistema di sicurezza da lui realizzato è rappresentato dalla sua personalità (Adriano, Atlantic, Barberini, Cineland, Cinestar Cassia, Galaxy, Odeon, e in originale al Metropolitan).
Come già accaduto per L’avvocato del diavolo e Ogni maledetta domenica l’istrionico Al Pacino dimostra di sguazzare nei ruoli in cui il protagonista è un uomo di potere. In Rischio a due - film diretto da D. J. Caruso ispirato al mondo vorace e adrenalinico delle scommesse sportive - l’ex Scarface si trasforma in Walter Abrams, ex giocatore d’azzardo senza scrupoli riciclato in pronosticatore di scommesse. Con lui in affari ci sono la bella ed energica moglie Tony (Rene Russo), e l’ex asso del football Brandon Lang (Matthew McConaughey) che sotto l’ala del mentore - ma pronto a spiccare il volo per ghermire le proprie prede - diventerà un avido pronosticatore di scommesse.
Quando l’hip hop si fonde al mambo e al rock’n’roll la pista da ballo può diventare più forte della strada: infonde fiducia e aumenta l’autostima. Tratto da una storia vera - quella del maestro di ballo Pierre Dulaine - Ti va di ballare? (regia della esordiente Liz Friedlander, specialista in videoclip) è il film che segna il rilancio di Antonio Banderas nei panni di un insegnante di Manhattan chiamato a dare lezioni di ballo ad alcuni liceali con problemi di giustizia. Inizialmente refrattari alle lezioni impartite in quattro quarti, i giovani non riusciranno a sottrarsi all’entusiasmo di Pierre che creerà per loro (e su di loro) un nuovo genere di danza in grado di lasciare a bocca aperta i giurati di una prestigiosa gara. Dopo la commovente Storia del cammello che piange la regista Byambasuren Davaa affronta un'altra sfida legata alla sfera emozionale Il cane giallo della Mongolia. Un film sospeso tra fiaba e realtà, girato sottoforma di semidocumentario, che racconta la storia di una bimba nomade, Nansa, la quale durante una delle sue solite passeggiate s'imbatte in un cucciolo maculato.

E decide di portarselo a casa. Quando il cane si perde nella steppa mongola, Nansa incontra una nomade che per rincuorarla le narra una leggenda ispirata a un cagnolino abbandonato in una caverna (Mignon e Nuovo Olimpia).

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