Fogar, ultimo approdo al Famedio

Oggi alle 15 i funerali in Sant’Ambrogio La salma sarà poi cremata

Andrea Fontana

È il giorno dell’addio al «vagabondo degli oceani», come le cronache chiamavano Ambrogio Fogar, dopo le prime imprese da esploratore. Nel pomeriggio, alle 15, si svolgeranno i funerali nella basilica di Sant’Ambrogio, a cui il navigatore era particolarmente legato. Un’ora prima dell’inizio della funzione religiosa la chiesa sarà aperta ai milanesi che vorranno salutare per l’ultima volta il loro concittadino scomparso mercoledì notte nella sua casa di via Crescenzago. La salma di Fogar verrà cremata, secondo le volontà dell’esploratore rivelate dalla figlia maggiore Francesca.
E dalla notizia della morte del «vagabondo» si sono succedute le proposte per regalare un segno visibile al ricordo di questo milanese che ha «vissuto fino in fondo l’avventura della vita, accogliendo pienamente l’inesauribile mistero dell’esistenza», come ha sottolineato il presidente della Regione, Roberto Formigoni. «Proporrò che il nome di Ambrogio Fogar venga iscritto tra quello degli illustri milanesi che compaiono al Famedio del Cimitero Monumentale - ha annunciato l’assessore al decentramento e ai servizi cimiteriali, Giulio Gallera -. È l’albo della memoria per Milano dove sono ricordati tutti i personaggi che hanno spinto in alto il nome della nostra città». Fogar tra i «grandi» di Milano, dunque. Il riconoscimento si aggiunge a quello suggerito dal vicesindaco Riccardo De Corato, che rappresenterà la città alle esequie: la medaglia d’oro alla memoria, massimo riconoscimento conferito una volta all’anno dal Comune di Milano il 7 dicembre, nel giorno di Sant’Ambrogio.
Una targa con menzione speciale alla memoria è stata invece annunciata dal numero uno della Provincia Filippo Penati che ne ha esaltato la «sete di conoscenza, di sfida e di coraggio».
Ma, istituzioni a parte, non è mancato l’omaggio dei cittadini, che è corso anche attraverso la rete internet: sul forum aperto nel sito di Palazzo Marino per scegliere il nome di dieci vie cittadine, il nome di Fogar è arrivato a ventiquattr’ore dalla scomparsa. «Dedichiamo una via ad Ambrogio Fogar.

Lui che ha sempre viaggiato oltre tutti i confini ha saputo, anche nella sua totale immobilità, regalare sogni e speranze a tutti» ha scritto Gabriele, concludendo: «Ciao Ambrogio, ti auguro che anche questo tuo ultimo viaggio sia una nuova splendida avventura».

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