Formigoni: «Puntiamo a settemila posti in più per gli specializzandi»

Il presidente della Regione: «Entro il 2015 la carenza di medici sarà di questa entità, fondamentale il tavolo di trattativa con governo e università»

Mancano settemila medici in Lombardia e il governatore, Roberto Formigoni, vuole combattere per creare settemila posti in più per gli specializzandi. Sarà attivato nei prossimi giorni un tavolo tecnico tra la Regione e le sei facoltà di medicina della Lombardia (Università degli Studi di Milano, Bicocca, San Raffaele, Brescia, Pavia e Insubria) per affrontare insieme il problema della carenza di medici che si verificherà in Lombardia da qui al 2015. Allo stesso tempo saranno avviati contatti con i Ministeri dell'Economia, della Salute e dell'Università per sollevare il tema a livello nazionale.
Sono queste le due decisioni scaturite dall'incontro che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, affiancato dall'assessore alla Sanità, Luciano Bresciani e dal sottosegretario al'Università e Ricerca, Alberto Cavalli, ha avuto con i rettori delle sei facoltà di medicina presenti in Lombardia. Il tema della carenza del personale medico nei prossimi anni è particolarmente importante. Mettendo a confronto infatti il numero di pensionamenti, trasferimenti o altro dei medici con il numero di contratti di specializzazione che si prevede di attivare nei prossimi 5 anni, il totale delle carenze previste per gli anni 2011-2015 risulta di circa 7.600 posti, pari a circa il 40% dei medici in servizio nel 2010.
Al termine dell'incontro, il presidente della Regione, Roberto Formigoni, ha parlato di «una forte condivisione del sistema lombardo attorno a questo problema e alle strade che è necessario intraprendere per risolverlo». E ancora: «Va sottolineato che il numero di posti di specializzazione messi a disposizione ogni anno dalle Università Lombarde nelle varie discipline non è sufficiente per coprire il fabbisogno quantificato da Regione Lombardia. A tale proposito Regione Lombardia ha già richiesto di aumentare da 750 a 1277 i posti totali annui per gli specializzandi». «Apriremo dunque - ha spiegato Formigoni - un tavolo di confronto con le Università per rinegoziare il numero di posti per le specializzazioni e valuteremo l'aumento del numero di contratti di specializzazione regionali. Con i ministeri dell'Economia, della Salute e dell'Università discuteremo del riordino complessivo della materia».


Regione Lombardia è attenta a questo tema, tanto è vero che con le «regole 2011» sono state finanziate nuove specialità con 5 milioni di risorse regionali all'anno, che corrispondono a circa 100 specializzandi. Si tratta di un finanziamento suppletivo per posti ulteriori rispetto a quelli previsti da Ministero e Università.

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