Tokyo - Continua l'allerta in Giappone. Il numero dei morti confermati per il sisma e lo tsunami dell’11 marzo scorso nel nord-est del Giappone ha superato quota 10.000, due settimane dopo la catastrofe: lo ha annunciato oggi la polizia nazionale giapponese. Secondo l’ultimo bilancio, la polizia ha segnalato che 10.035 persone sono morte e 17.443 persone sono considerate scomparse. Il numero dei feriti è stato stimato in 2.775, ha aggiunto la polizia.
Danni al reattore 3 Il serbatoio del reattore 3 della centrale nucleare di Fukushima, che contiene le barre di combustibile, potrebbe essere danneggiato. Lo ha annunciato la Tepco. "È possibile che il serbatoio che contiene le barre di combustibile nel reattore sia danneggiato" ha detto alla France presse un funzionario della Tepco. L’impianto è stato danneggiato dal sisma e dallo tsunami dell’11 marzo scorso.
Allerta sei L’Agenzia nipponica per la sicurezza nucleare ha indicato oggi che potrebbe rialzare la valutazione della crisi dell’impianto di Fukushima, colpito duramente dal sisma/tsunami dell’11 marzo, a livello 6 (grave incidente), dopo la raccolta di dati sui livelli di radiazione nelle regioni limitrofe. Lo indicano i media nipponici. L’Agenzia (Nisa) ha assegnato un rating provvisorio di 5 ("incidente con più ampie conseguenze") lo scorso 18 marzo, a una settimana dal devastante sisma di magnitudo 9 che ha generato un potentissimo tsunami che ha messo fuori uso l’impianto di raffreddamento della centrale e causato gravi danni ad alcuni dei suoi reattori. "Il rating attuale e provvisorio si basa sulle informazioni disponibili al momento della valutazione" ha spiegato Hidehiko Nishiyama, portavoce dell’Agenzia, in una conferenza stampa. "La situazione rimane fluida e per la valutazione finale è necessario attendere che la situazione si stabilizzi e che tutti i dati sulle radiazioni diventino disponibili" ha concluso. I giudizi sulla gravità degli incidenti nucleari sono emessi secondo la International Nuclear and Radiological Event Scale (Ines), una scala introdotta dell’Agenzia internazionale dell’ energia atomica (Aiea, che fa capo all’Onu), per consentire la comunicazione tempestiva delle informazioni rilevanti sulla sicurezza in caso di incidenti nucleari. La Ines si compone di 7 livelli: finora quello più grave, il settimo, è stato assegnato al disastro di Cernobyl del 26 aprile del 1986.
Il premier: "Situazione imprevedibile" La situazione nella centrale nucleare di Fukushima rimane "imprevedibile". Lo ha detto oggi il primo ministro giapponese Naoto Kan. "La situazione rimane altamente imprevedibile. Lavoriamo per evitare che non peggiori. Dobbiamo essere estremamente vigilanti" ha detto Kan in una conferenza stampa, a due settimane dal sisma e dallo tsunami che hanno devastato il nord-est del Paese provocando più di 10mila vittime. L’operatore della centrale di Fukushima, Tokyp Electric Power (Tecpo), ha ammesso oggi che le operazioni di raffreddamento dei reattori con cannoni ad acqua e i lavori di ripristino delle pompe ad acqua elettriche avanzano lentamente lentamente a causa della pericolosità del sito.
Ieri due tecnici sono stati ricoverati in ospedale dopo aver subito un’alta dose di radiazioni. La Tepco ha avvertito inoltre che la vasca del reattore n.3 della centrale, che contiene barre di combustibile, potrebbe essere danneggiato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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