(...)Di fronte al suo rifiuto, è stata poi parte della maggioranza, in segno di protesta, a lasciare la sala rossa. D'altronde non è la prima volta che Cecconi si lascia prendere dalla passione politica, tanto da farsi ammonire. A febbraio, a seguito di una discussione sui brogli elettorali, il consigliere di Forza Italia aveva spintonato il consigliere del Partito democratico, Salvatore Lecce. Anche in quella occasione Cecconi era stato espulso per «atti gravemente scorretti». Ma aveva fatto ammenda e, nella riunione successiva, aveva chiesto pubblicamente scusa al collega e al tutto il consiglio.
Ieri pomeriggio, il presidente del consiglio, Giorgio Guerello, ha ritenuto fosse opportuno interrompere la seduta per incontrare i capigruppo su quanto appena accaduto in aula.
«Sono stato allontanato ingiustamente», ha commentato Giuseppe Cecconi, tornato mite e pacato, poco prima di lasciare volontariamente palazzo Tursi per fare rientro a casa.
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