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Fusione Fonsai-Unipol: si parte da concambi variabili

Fonsai, Unipol, Premafin e i rispettivi consulenti stanno lavorando ventre a terra per rispettare la scadenza di lunedì 16 aprile, quando la holding dei Ligresti deciderà le condizioni dell’aumento di capitale da 400 milioni, ma con ogni probabilità entro questo fine settimana sarà definito solo il valore della cassaforte, mentre per quanto riguarda i concambi ci si limiterà a disegnare una forchetta (stretta) di prezzo. Il problema è fare combaciare il prezzo attribuito da Premafin a Fonsai nel proprio bilancio (3,95 euro) con quanto che è pronta a riconoscere Unipol, che ha l’obiettivo di detenere una quota prossima al 65% dell’aggregato: il l negoziato, molto serrato, dovrebbe concludersi su un valore mediano tra 3,95 euro e un «floor» che secondo alcuni analisti è poco superiore ai 2,2 euro. Al momento è stata comunque completata la stima a patrimonio netto rettificato delle promesse spose, che sono ora da incrociare con i rispettivi valori prospettici: un’indicazione sui concambi dovrebbe essere pronta questa sera.
«Sui concambi stiamo facendo progressi», ha confermato l’amministratore delegato di Fonsai, Emanuele Erbetta che il 17 aprile riunirà a Milano i 350 addetti degli uffici tecnici per rinforzare il morale della compagnia.
Prima di vedere la luce il secondo gruppo assicurativo italiano dopo le Generali dovrà però superare l’esame di Isvap, Consob e Antitrust. Quest’ultima si è impegnata a esprimersi entro maggio. Il progetto di salvataggio di Fonsai da parte di Unipol «è un’operazione complessa», ha aggiunto il presidente dell’Authority Giovanni Pitruzzella, specificando di non aver ancora letto l’esposto presentato da Sator e Palladio contro l’operazione Unipol.
Fonsai e Milano Assicurazioni stanno comunque già «dimagrendo» per quanto riguarda la quota di mercato, con la chiusura delle agenzie meno performanti. Prima dell’Antitrust, l’Isvap prenderà la parola sul salvataggio, offrendo così a Consob l’appiglio per decidere sull’obbligo di Opa.
Fonsai è però avvolta dalle scintille da ogni lato. L’ultimo attacco è stato sferrato da Scenari Immobiliari che minaccia le carte bollate contro il collegio sindacale della compagnia, che aveva chiamato in causa l’istituto nella sua relazione in risposta ai rilievi avanzati dal fondo Amber.

In particolare Scenari Immobiliari «invita e diffida» i sindaci di Fonsai «a rettificare i giudizi negativi espressi», riservandosi in caso contrario di agire in sede civili e penale. In Piazza Affari Premafin ha perso il 4,11% e Fonsai lo 0,56%, mentre Unipol ha guadagnato il 2,21 per cento.

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