Gara Alitalia, il «nodo» dei diritti di traffico

Gara Alitalia, il «nodo» dei diritti di traffico

da Milano

Una lettera spedita e mai ricevuta. Oppure un’indiscrezione fatta girare ad arte per intorbidare il clima negli ultimi giorni della «fase due» della gara per Alitalia. Fatto sta che il Tesoro - che ovviamente non conferma - avrebbe richiesto ai capicordata stranieri (Tpg e Aeroflot) chiarimenti sulla futura «italianità» della compagnia; ma fonti vicine ai destinatari assicurano che gli unici dettagli richiesti riguardano aspetti amministrativi delle offerte preliminari, e non i requisiti di nazionalità.
La questione non è marginale: il bando chiede, tra l’altro, il mantenimento del portafoglio dei diritti di traffico dell’Alitalia, cosa possibile solo se la maggioranza della società acquirente apparterrà a capitale italiano; questione, detto tra parentesi, sollevata da molte settimane su queste colonne. L’unica «italiana» a pieno titolo è l’offerta di Ap holding (Air One, Carlo Toto), le altre dovrebbero (dovranno) ricorrere alla costituzione di nuove società con i propri partner italiani, calibrando i rispettivi pesi nel capitale. Sabato scorso, all’inaugurazione dell’aeroporto di Catania, il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, interrogato su questo punto specifico, ha dato una risposta apprezzabile per il suo buon senso: «Non penso che soggetti di tale livello siano così ingenui da farsi escludere per questi motivi».
Quanto ad Ap holding, ieri Mps - indicato come un nuovo finanziatore - ha nuovamente confermato una certa disponibilità, «ma non c’è nessun accordo vincolante» ha detto il vicedirettore generale Marco Morelli; da parte sua Corrado Passera, ad di Intesa Sanpaolo, che affianca Ap holding nella progettazione del finanziamento, ha ribadito che «è possibile che altri partner appoggino il progetto». «Il nostro eventuale coinvolgimento rispecchierà la nostra attività tipica, che è quella bancaria» ha sottolineato Morelli. Ma se questa dichiarazione lascia sottintendere un distaccato ruolo da finanziatori, qualcuno si spinge a ipotizzare che sia Mps, sia Intesa Sanpaolo possano entrare nel capitale di Ap holding sottoscrivendone un aumento: Carlo Toto, che non ha ancora voluto rivelare se e quanto denaro proprio giocherà in questa partita, verrebbe consolidato dall’ingresso nella sua holding di nuovi azionisti bancari.
Ieri il titolo Alitalia in Borsa ha chiuso in controtendenza, con un guadagno del 2,43%, dopo aver toccato punte più elevate. Il mercato, che su un titolo così speculato è sempre alla ricerca di pretesti, ha apprezzato il coinvolgimento del Montepaschi, che rafforza inoltre la convinzione di un appoggio politico alla cordata romana.


Per quanto riguarda il calendario, il Comitato per le privatizzazioni è stato convocato per lunedì alle 15.30, per prendere atto del lavoro degli advisor. Quindi la parola passerà al Tesoro che, dopo la chiusura della seduta di Borsa, comunicherà ufficialmente chi sarà stato ammesso alla fase finale della procedura.

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