Elena Gaiardoni
«La città che sale» lega le case popolari di corso Garibaldi al castello Sforzesco in nome della musica. Un messaggio: il basso e l'alto devono armonizzarsi così come si armonizzano baritono e soprano. «La città che sale» è la minirassegna di concerti che si terranno dal 24 al 26 luglio, organizzati da MM SpA (Metropolitane Milanesi) con Musicamorfosi.
Sono il jazz di New Orleans, il blues di Chicago, il Rock&Roll che entrano ai numeri civici 17 e 111 delle case popolari con una celebre band di New York, «The Rad Trads», che si esibirà alle 18 in un contesto appunto insolito, tra le porte, i balconi e i gusci di inquilini milanesi. «Aprire» è l'imperativo necessario per combattere qualsiasi forma di paura. Aprire per mescere le diversità, favorire l'abbraccio tra il disagio e il privilegio, amalgamare mura trascurate e mattoni eletti.
E chi può farlo più della musica? «Dal dicembre 2014 gestiamo le case popolari. Dopo gli incontri di quartiere realizzati con la Fondazione Gaber, la creazione di spettacoli della Milanesiana, ora portiamo qui l'anteprima de «La città che sale», un assaggio della rassegna che si svolgerà a settembre» dice Stefano Cetti, direttore generale di MM SpA.
L'anonimo spettatore non si confonde più tra il pubblico che va al concerto, è il concerto che entra dentro a vani apparentemente anonimi per dire che se esiste il castello Sforzesco è perché esistono case popolari che ospitano uomini e donne impegnati a fare la storia ogni giorno senza clamore.
«Il nostro concerto in corso Garibaldi rappresenta l'idea che laddove la musica e i musicisti arrivano, arriva anche la festa» spiega Saul Beretta, direttore della rassegna.
Il 25 luglio, sempre nel cortile del Castello, ci sarà «Led Zeppelin Suite» con la Giovanni Falzone Contemporary Orchestra e il 26 «Haya, Inno alla vita» di Arsene Duevi e il Supercoro. «La città: che sale?». Sale e zucchero dell'umanità unità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.