Una stagione «disastrosa e paradossale»: così il vice presidente della Sampdoria, intervenendo a Radio Anchio Sport definisce lannata blucerchiata: «Dalla Champions League alla retrocessione in B è quasi inspiegabile - aggiunge - abbiamo fatto errori, ma abbiamo anche avuto situazioni difficili da gestire. Poi la squadra nel girone di ritorno ha fatto pochissimi punti...».
Eppure la spiegazione non è così semplice come può sembrare a unanalisi immediata. E la colpa è dei media. Secondo il vice presidente blucerchiato infatti «le uscite di Cassano e Pazzini hanno condizionato la squadra ma lorganico non era da serie B. La vicenda Cassano - aggiunge - ha distratto la squadra, per tre mesi cè stata molta stampa sullargomento. Poi il direttore generale ci ha lasciato a stagione in corso e si è creato un vuoto. Il meccanismo si è ingrippato e questo è il risultato». Nessun pentimento però. «Su Cassano - aggiunge - rifaremmo tutto come abbiamo fatto. Certi comportamenti sono inaccettabili. Anzi, avrei fatto anche una riflessione sulla Nazionale che dovrebbe avere non solo chi in campo dimostra di essere il più bravo ma anche chi è simbolo di correttezza. Questo fa amarezza».
Garrone fa un distinguo sulle cessioni di Cassano e Pazzini: «Chi fa come Cassano - dice - si autoesclude. Il caso Pazzini è diverso: ha avuto loccasione della vita e ha chiesto di essere ceduto allInter ed è stato giusto accontentarlo».
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