da Milano
Il caro consumi colpirà duramente nel 2008. Secondo uno studio dell’Unione consumatori infatti per le famiglie si propone una stangata che porterà a spendere, a causa degli aumenti di generi alimentari, mutui, benzina, autostrade, treni, gas, elettricità, bolli per auto e moto e pure il canone Rai, almeno1.700 euro in più all’anno. Una bella cifra, insomma, se si considera oltretutto che il governo Prodi ha alzato ormai da un anno le aliquote contributive considerando «ricco» anche chi guadagna 40mila euro, lordi naturalmente. Anche nel 2009 si prevedono già nuovi aumenti che porteranno la stangata dei rincari a far spendere ben 2.500 euro in più a famiglia rispetto all’anno appena concluso. Ma vediamo gli aumenti nel dettaglio.
LUCE E GAS A gennaio partono i rincari per gas e elettricità pari al 3,4% e al 3,8%. Che, tradotto in cifre, vuol dire che ogni famiglia pagherà in media 48 euro in più all’anno: 16 per la luce e 32 per il gas. Inoltre, i condominii a riscaldamento centralizzato rischiano una bolletta più salata dell’ 1-1,5% annuo in seguito all’attuazione di una direttiva Ue.
MUTUI L’aumento del tasso di sconto e i tanti problemi legati ai mutui negli Usa hanno portato a un deciso aumento. E dunque in Italia per chi ha contratto un mutuo trentennale a tasso variabile di 100mila euro gli aumenti su base annua saranno pari a 550 euro, che salgono ovviamente a 1.100 se la somma presa a prestito è di 200mila euro.
ALIMENTARI La globalizzazione, la maggior richiesta dei Paesi in via di sviluppo e altri fattori contingenti hanno portato rincari sul fronte dei generi alimentari. Soltanto a novembre l’aumento è stato calcolato pari al 3,7%. Per il 2008 sono previsti rincari pari a 420-440 euro.
PETROLIO Il barile alle stelle, ormai fisso tra i 90 e i 95 dollari, ha portato a un serio incremento del costo della benzina e del gasolio da riscaldamento. Per il riscaldamento la spesa calcolata per famiglia è pari a un aumento di 125-135 euro. Più difficile invece calcolare la spesa per la benzina dove sono previsti rincari medi pari a 120-130 euro.
COMUNI E REGIONI Anche in questo caso il contribuente non può scappare. Sono previsti aumenti per le addizionali regionali pari a 20-30 euro ma anche per la tassa rifiuti, dai 30 ai 40 euro, e per l’acqua potabile.
TARIFFE AUTOSTRADALI Per la rete di Autostrade che fa capo al gruppo Atlantia della famiglia Benetton l’aumento dei pedaggi da gennaio sarà del 3,6%. Ma anche sulle altre tratte, persino sulla tangenziale di Napoli (più 3,22%) sono previsti aumenti. Il che vuole dire che ogni famiglia viaggiante spenderà dai 20 ai 30 euro in più all’anno.
FERROVIE Aumentano, e di molto, le tariffe dei treni ad alta velocità. Dal primo gennaio i biglietti di questi treni costeranno il 15% in più. Ferrovie della Stato ha però sottolineato che questi convogli vengono utilizzati solo dal 3% della clientela e che non ci saranno aumenti per Intercity, espressi e per i pendolari. Inoltre sarà applicato uno sconto del 5% per chi acquisterà il biglietto via Internet in modalità ticketless.
CANONE RAI Il ministro delle tlc Paolo Gentiloni ha stabilito un aumento del canone Rai che passerà da 99,6 a 104 euro all’anno.
A tutela dei consumatori resta solo Mister prezzi che si qualifica come una etichetta di garanzia istituita dal ministero per lo Sviluppo Economico. Il compito è quello di monitorare i prezzi al consumo sul territorio nazionale. Ci sono però dubbi sull’efficacia della nuova struttura perché per il momento non ha poteri di intervento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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