L'offerta irrinunciabile per Palombo, Pazzini e Cassano non è arrivata. Con grande sincerità e trasparenza il direttore generale Sergio Gasparin ha svelato per filo e per segno tutto il mercato blucerchiato: dagli acquisti alle cessioni, dalle strategie ai piani per il futuro. E si parte proprio dai big della squadra: «Abbiamo detto a più riprese di volerci porre come obiettivo un mercato in cui i tre gioielli sarebbero rimasti i capisaldi della squadra. Ci siamo noi ma ci sono anche gli altri club e quindi la nostra posizione è stata quella di dire: fino a quando non arriverà un'offerta irrinunciabile noi li teniamo. Questa offerta per tutti e tre non è arrivata. Ora abbiamo la soddisfazione di avere i ragazzi con noi, con un mercato appropriato per i nostri obiettivi e siamo contenti di poter contare su un gruppo solido».
E, altra novità, sul terreno di gioco ci sarà tra l'altro anche Fornaroli che si è aggregato al gruppo di Di Carlo, non avendo trovato l'accordo con altri club, a cominciare dall'Omonia Nicosa. Questione Ziegler: «Eravamo in una situazione debole. È l'unico giocatore in scadenza e con lui siamo andati ai massimi valori di mercato, per il giocatore però l'offerta non è in linea con le aspettative. È a disposizione di Di Carlo e con lui il rapporto terminerà il 30 di giugno». Insomma, a questo punto è molto difficile che il giocatore possa trovare un accordo con la Samp ma non è fuori rosa.
Gasparin poi riepiloga così il mercato blucerchiato: «È stata una stagione diversa dalle solite, è mutato l'assetto dirigenziale di vertice e lo staff tecnico. L'unico che è rimasto è stato Guido Bistazzoni a supporto dei portieri. Doriano Tosi è diventato il nuovo diesse ed è mutato tutto il gruppo osservatori. In accordo con la proprietà abbiamo deciso di dare continuità al progetto tecnico inteso come squadra e giocatori, che tanto bene hanno fatto con noi nella passata stagione, dando un segnale importante di rafforzamento, con l'innesto di giovani come Koman, Volta e Rossini. In alcuni casi si richiedeva il rinnovo della compartecipazione o il rinnovo del prestito come Guberti o Storari, ovviamente in tutti i casi dovevamo anche confrontarci con club di riferimento. Abbiamo rinnovato la compartecipazione di Volta, Rossini e Tissone e Mannini. Tutte a titolo gratuito. Avevamo disponibilità contenute che abbiamo deciso di investire su tre fronti: riportare a casa alcuni giocatori in prestito usufruendo del riscatto, come accaduto per Nicola Pozzi. Abbiamo esercitato il diritto con il prestito al club toscano di Soriano e atteso molto tempo per Guberti e Zauri. Con la Roma, poi, la componente economica doveva essere accettabile. Per Zauri abbiamo solo potuto usufruire del prestito. Per Storari abbiamo fatto uno sforzo rilevantissimo, perché ha fatto benissimo, è stato importante all'interno dello spogliatoio, ma c'era un dettaglio troppo importante: ha 33 anni. La cifra investita, compreso l'ingaggio, superava gli otto milioni. Siamo così andati a rilevare la metà di Curci dal Siena, con unoperazione di investimento. Per età è quello infatti con maggior numero di gare disputate, Mirante è andato al Parma per l'intero Dessena (metà era già della Samp ndr) e con la possibilità di avere Volta con noi».
Infine qualche numero: «50 sono le operazioni con contratto da professionisti: 10 gli acquisti, 19 le cessioni, 1 risoluzione di contratto».
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