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Gasparri: "Servono arresti preventivi" Vendola: "E' un annuncio di fascismo"

Il capogruppo Pdl a Senato, dopo la guerriglia black bloc a Roma, le scarcerazioni dei fermati e la proposta di estendere il Daspo anche alle manifestazioni di piazza: "Invece delle sciocchezze che dicono Cascini e Palamara, ci vuole un Sette aprile, quel giorno del '78 in cui furono arrestati capi dell'estrema sinistra collusi col terrorismo". La sinistra attacca e vendola grida al "fascismo". Il Pd: "Irresponsabile, parole parafasciste". L'Idv: "Alimenta la tensione".  La replica di Gasparri: "Grave che in molti, invece di condividere la prevenzione contro la violenza, preferiscano insultare e fiancheggiare chi ha devastato Roma". Cicchitto: "Nessuno attacca il diritto di manifestare". L'Unione degli Studenti annuncia un nuovo "assedio" il 22 quando sarà votata la riforma Gelmini

Gasparri: "Servono arresti preventivi" 
Vendola: "E' un annuncio di fascismo"

Roma - "Invece delle sciocchezze che vanno dicendo i vari Cascini e Palamara, qui ci vuole un Sette aprile. Mi riferisco a quel giorno del 1978 in cui furono arrestati tanti capi dell'estrema sinistra collusi con il terrorismo. Qui serve una vasta e decisa azione preventiva". Il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri parla degli scontri dei giorni scorsi a Roma innescati dai black bloc durante le manifestazioni studentesche nel giorno della fiducia al governo, quando il centro di Roma è stato messo a ferro e fuoco dai manifestanti, polemizza per la scarecrazioni dei fermati e contro l'Anm. "Si sa - aggiunge - chi c'é dietro la violenza scoppiata a Roma. Tutti i centri sociali i cui nomi sono ben noti città per città. La sinistra, per coprire i violenti, ha mentito parlando di infiltrati. Bugie. Per non far vivere all'Italia nuove stagioni di terrore occorre agire con immediatezza. Chi protesta in modo pacifico e democratico va diviso dai vasti gruppi di violenti criminali che costellano l'area della sinistra. Solo un deciso intervento può difendere l'Italia".

Vendola: "Annuncio di fascismo" Le parole di Gasperri riaccendo la polemica e la da sinistra parte subito l'attacco politico al senatore del Pdl. Gasparri "con la consueta finezza argomentativa propone una riesumazione dell'arresto preventivo che è annuncio di fascismo". Lo ha detto il leader di Sel Nichi Vendola a In mezz'ora. Lo è, aggiunge "soprattutto quando parliamo di movimenti sociali che vivono in situazione di antagonismo senza rete". "Gasparri - aggiunge - all'età di questi ragazzini aveva una attitudine a una violenza teppistica che forse ha dimenticato". Secondo Vendola la politica "deve ascoltare non la violenza politica ma la richiesta di ascolto" che viene dalla piazza. "Danzare attorno a quel soggetto senza ascoltarlo - ha concluso - e pensare che è solo un problema ordine pubblico è un errore". E' giusto "crticare la violenza" ma questo Parlamento non è la cattedra giusta per fare critica alla violenza".

Il Pd: gioca col fuoco "Gasparri è un irresponsabile che gioca con il fuoco. A fronte di un malessere sociale che necessiterebbe risposte politiche, la destra sa offrire assurde ricette poliziesche", attacca anche Andrea Orlando, responsabile Giustizia del Pd. "La proposta di Gasparri, a parte il trascurabile fatto che é contraria alla nostra Costituzione, avrà come effetto quello di far diventare agli occhi di un'intera generazione degli eroi, vittime della repressione, gli esponenti delle frange violente. Noi riteniamo che la polizia e la magistratura abbiano gli strumenti e le professionalità per fronteggiare i pericolosi fenomeni di violenza, che la politica e le forze sociali devono saper isolare senza l'esigenza di mettere in campo rigurgiti di stampo fascista". "Le sue sono parole pericolose. Se Gasparri conosce nomi e cognomi li faccia. Sennò lasci lavorare e rispetti le autorità competenti senza avvelenare il clima con dichiarazioni provocatorie e parafasciste" dice la capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro. "Prevenire - attacca - si può, ed è giusto farlo, e sarebbe utile, come ha proposto Veltroni, che il Prefetto prima di mercoledì, convocasse i rappresentanti degli studenti e delle forze dell'ordine. Va garantito il legittimo diritto degli studenti di manifestare e il legittimo diritto alla sicurezza dei cittadini".

L'Idv: alimenta la tensione "Gasparri è un pericoloso provocatore, alimenta la strategia della tensione e fomenta il clima di violenza". Lo afferma il capogruppo alla Camera dell'Italia dei Valori, Massimo Donadi. "Le dichiarazioni irresponsabili di quest'uomo, in un contesto normale, non andrebbero neanche prese sul serio - aggiunge - ma in questo caso, dopo gli scontri di Roma, dimostrano la volontà del governo di incendiare il clima e puntare sugli incidenti di piazza per evitare il confronto su una riforma pessima per l'università italiana e pesantemente contestata". 

L'Unione degli Studenti: il 22 sarà "assedio" "Quel che è successo il 14 non ci ha fermato. Questo il messaggio che vogliamo lanciare. Il nostro obiettivo saranno i palazzi del potere, la zona rossa. Sarà un assedio". Così Andrea dell'Unione degli Studenti risponde alla domanda sul ritorno in piazza degli studenti dopo gli scontri avvenuti nella capitale martedì scorso. La settimana prossima sono attese manifestazioni in occasione della votazione in Senato del Ddl Gelmini sulla riforma dell'università. "La nostra risposta - ha aggiunto Andrea - dopo quella giornata, sarà più forte, più amplificata. Il 22 non sarà la sola giornata di protesta. Inizieremo già da domani a mobilitarci, per poi aumentare fino ad arrivare a mercoledì quando si voterà sul ddl Gelmini al Senato". "E' tutto ancora in discussione - fanno sapere gli studenti di Link Collettivo - Domani sera forse si saprà qualcosa sulle modalità che abbiamo scelto per manifestare. Sarà anche questa volta una protesta per lanciare un messaggio di dissenso forte e far sentire al paese la nostra voce. Riguardo una possibile 'trattativa' con la Questura di Roma a me non risulta che nessuno di noi la stia facendo. Poi, non abbiamo ancora deciso dove andare, quindi non ha ragione di esserci nessuna 'trattativa'".

Gli universitari: protesta ma no a guerra civile La protesta sarà ampia e articolata ma nessun clima da guerra civile. E' questa la posizione degli studenti dell'Udu (Unione degli universitari) che, così come le altre associazioni studentesche, stanno mettendo a punto le iniziative di protesta che accompagneranno la discussione in Senato, da domani, del ddl di riforma dell'università. "Domani sono in programma le assemblee per decidere tempi e modi. E' certo comunque - spiega il coordinatore Giorgio Paterna - che ci sarà una grande mobilitazione nelle città con iniziative nei territori. Cercheremo di evitare il clima da guerra civile che si è avuto il 14. Ci saranno cortei, presidi, occupazioni di rettorati ma anche - aggiunge - iniziative diverse da quelle che ci si aspetta. Il 22, giorno del voto finale alla riforma, ci saranno mobilitazioni ovunque. E' anche possibile che si occupino altri monumenti-simbolo ovviamente non nelle città dove è già stato fatto".

Schifani: le manifestazioni siano democratiche E' questo l'appello del presidente del Senato Schifani: "Condanno fortemente le violenze di questi giorni". "Abbiamo visto scene di intolleranza - ha sottolineato - che non vedevamo da tempo. Ogni forza politica e ogni istituzione deve deprecarecon fermezza, senza sé e senza ma, ogni gesto che vada al di là della normalità democratica della protesta". "Certo quelli che vivremo in Senato saranno giorni difficili - ha proseguito la seconda carica dello Stato - ma sono convinto che all'interno dell'Aula vi sarà grande senso di responsabilità, seppur nel rispetto della dialettica. Mi auguro - ha ribadito Schifani - che altrettanto facciano tutti i giovani che andranno a protestare: ne hanno diritto, ma lo facciano con compostezza e nel rispetto delle regole", ha concluso senza rispondere alla domanda di un cronista sulla scarcerazione dei manifestanti arrestati per gli scontri di martedì scorso.

Veltroni: il prefetto rassereni il clima "Dopo gli incidenti gravissimi della scorsa settimana c'é un clima difficile e teso in vista dei nuovi appuntamenti e delle proteste previste per i prossimi giorni. Io torno a ribadire la necessità di garantire la legittima protesta degli studenti e insieme la sicurezza dei cittadini e il difficile lavoro delle forze di polizia", ragiona Walter Veltroni. "E' grave - sottolinea l'ex segretario del Pd - che anche nel mondo politico ci sia chi, penso a Gasparri, sembra voler esasperare il clima. Io credo che compito di chi ha a cuore gli interessi della democrazia e la sicurezza dei cittadini sia esattamente inverso. Per questo propongono che il Prefetto convochi i responsabili dell'ordine pubblici e gli studenti, per fare in modo che le manifestazioni legittimamente convocate si svolgano in un clima civile, isolando provocatori e violenti".

La replica di Gasparri alle accuse della sinistra "E' molto grave che in molti invece di condividere la prevenzione contro la violenza, preferiscano insultare e fiancheggiare chi ha devastato Roma", replica Gasparri commentando le reazioni alla sua proposta. In particolare al leader di Sinistra e Libertà che gli ha dato del fascista, risponde: "Vendola è solito dire sciocchezze per protagonismo e difende i violenti per le sue contiguità e la sua storia politica". "Sono sempre stato contro ogni violenza - aggiunge - e proprio per questo dico che chi protesta pacificamente va ascoltato, chi lo fa con violenza va arrestato. Lo dico e lo confermo. La scarcerazione lampo è stata una vergogna. Il fatto che chi ha assalito o linciato le forze dell'ordine sia a piede libero è una vergogna". "Perché - conclude Gasparri - non viene identificato e arrestato il manifestante che ha quasi ucciso un altro manifestante con un colpo di casco? Alcuni hanno mentito parlando di infiltrati, altri hanno inventato i black bloc. Ma si sa quali centri sociali hanno organizzato la violenza e decine di persone che marciavano con il casco sono state intervistate in tv. Manifestazioni pacifiche sono espressione della democrazia. Mettere le città a ferro e fuoco dovrebbe causare la reazione di tutte le persone per bene. E siccome la violenza non viene praticata da marziani, chi ha elementi per intervenire lo faccia". E ancora: "Difficile prendere lezioni dalla Finocchiaro che, sbagliando gravemente, aveva parlato di infiltrati nella manifestazione. Le forze dell'ordine attendono ancora le sue scuse. Fa sempre in tempo a dire di aver sbagliato a pronunciare parole assurde".

Cicchitto: "Nessuno vuol ledere il diritto di manifestare"
"C'é una bella differenza però - credo che sia in grado di capirlo anche Bonelli - fra chi manifesta e chi mette a ferro e fuoco il centro di Roma" sottolinea il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto. "Rispetto agli avvenimenti del 14 dicembre - aggiunge - prima c'é stato lo scatenamento della guerriglia urbana e solo dopo come risposta assai misurata l'intervento delle forze dell' ordine che si sono comportate in modo assai serio". "A questo proposito - prosegue - a essere irresponsabile, da molti punti di vista, è stato chi ha parlato di infiltrati puntando evidentemente alla delegittimazione delle forze dell'ordine. Fortunatamente l'operazione è fallita. Adesso si tratta di vedere se è possibile evitare che mercoledì le cose si ripetano,magari in peggio. Evidentemente senza ledere la libertà di manifestazione ma neanche senza lasciare il via libera ai violenti organizzati".

"Ricordiamo - conclude - che a Firenze qualche anno fa era ministro degli Interni Pisanu nei fatti l'azione preventiva fu portata avanti d'intesa fra le forze dell'ordine il Comune e i sindacati e passò sotto il nome di monitoraggio preventivo".

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