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Gattuso è tornato, Prandelli ci pensi

«Ci manca un metro, un solo metro, per diventare una squadra vera, una grande squadra». La convinzione di Cesare Prandelli, ct della nuova giovane Italia, già qualificata per euro 2012 e finita contro lo scoglio Uruguay nella notte dedicata alla festa dei 150 dell’unità d’Italia, è di quelle che non lasciano spazio alcuno al dubbio. «Mi è piaciuta la reazione, in campo e dopo: invece di scappar via a fine partita, erano lì a discutere tra loro sul perché avevamo perso. La Nazionale è come un club e perciò abbiamo margini di miglioramento» l’altra riflessione che forse serve meglio a fotografare il clima riportato dopo un mondiale deludente (2010 Sudafrica). Ci manca un metro, forse potrebbe aiutare a coprire la distanza anche l’iniziativa firmata da Oliver Bierhoff, team manager della Germania che ha chiesto la collaborazione di alcuni campioni tedeschi del calibro di Sebastian Vettel (Formula uno) o Dirk Nowitzki (basket) al fine di motivare meglio la nazionale che parteciperà al torneo della prossima estate.
Di sicuro potrà aiutare Prandelli anche la buona notizia proveniente da Milanello. Qui, dopo la visita specialistica effettuata da Rino Gattuso dal professor Emilio Campos presso l’ospedale Sant’Orsola di Bologna, «sono stati evidenziati notevoli progressi e il calciatore ha ricevuto la definitiva idoneità alla partecipazione agli allenamenti calcistici con la squadra». È solo il primo passo verso il recupero definitivo di Gattuso alla causa del Milan. Ci sarà bisogno di un secondo, successivo nulla-osta, l’autorizzazione a partecipare all’attività agonistica, alle partite insomma e in presenza di miglioramenti il giorno non è poi così lontano, a cavallo di Natale magari, conoscendo il temperamento guerriero del calabrese. Di sicuro la candidatura di Rino Gattuso può tornare utile anche per la Nazionale di Prandelli, visto che è stato già “convocato” per l’allenamento simbolico a Rizziconi. L’altro tormento del ct che ha solo un metro da percorrere è legato all’attacco e alla scelta di un quintetto di maggior affidamento.

Balotelli è la stella, al suo fianco ci sarebbe bisogno di un Cassano (ma risulta al momento improbabile) o anche di Pepito Rossi. In giro non ci sono fenomeni da scoprire né stagionati bomber da rimettere in piedi. Alla fine ci si potrebbe fidare persino di uno come Giovinco.

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