Il generale Russo nuovo comandante Forchetti all’Aise dopo 5 anni record

Oltre 36 miliardi di euro nascosti al fisco, più di 5 miliardi di Iva sottratta all’erario e 3.635 evasori totali scoperti in cinque anni. Sono i numeri record dalla Guardia di Finanza della Lombardia sotto il comando del generale di divisione Mario Forchetti (nella foto, a sinistra), che - prima di trasferirsi a Roma per assumere un prestigioso incarico alla presidenza del Consiglio dei ministri - ieri ha ufficialmente passato il testimone al generale di divisione Renato Maria Russo.
A tracciare il bilancio di un quinquennio di lavoro è stato Daniele Caprino, generale di corpo d’armata e comandante interregionale dell’Italia nord occidentale. «La Lombardia - ha spiegato Caprino - è la prima regione d’Italia per importanza economica e da sola contribuisce a oltre un quinto del pil nazionale, con le più importanti attività industriali, commerciali e finanziarie del paese». Una ricchezza che muove anche appetiti criminali. Per questo, dal 2005 a oggi sono state denunciate all’autorità giudiziaria quasi 20 mila persone (di cui circa 3 mila accusate di riciclaggio, usura, traffico di sostanze stupefacenti e contrabbando), sequestrate inoltre 24 tonnellate di droga e 100 di tabacchi di contrabbando, oltre a mezzo miliardo di euro in titoli di credito e valuta esportata illegalmente. Solo nell’ultimo anno, ammonta a oltre 2,5 miliardi di euro (il 28% del totale nazionale) la somma incassata dall’Agenzia delle entrate della Lombardia a seguito dell’attività di lotta all’evasione fiscale. Un livello di incassi che supera del 70% il miliardo e mezzo raggiunto nel 2008. Tutto questo «rappresenta un’esperienza di vita completa - commenta il generale Forchetti -, unica sotto molti aspetti, carica di responsabilità, ma anche prodiga di soddisfazioni, densa di rapporti e collaborazioni istituzionali che mi hanno arricchito sul piano professionale e umano». Da Milano a Roma, con un incarico all’Aise (l’intelligence italiana) Forchetti assicura che porterà «sempre nel ricordo la città di Milano, come nel cuore gli uomini, le donne e le unità operative che ho avuto il privilegio di comandare in questi anni».
«Sarà nostra grande attenzione accompagnare le aziende sane in un percorso di miglioramento, di ripresa e di rinascita e sarà nostra cura attaccare violentemente le aziende che in qualche modo deturpano il mercato», spiega invece il nuovo comandante regionale. Russo, classe 1955, torna così in Lombardia (dove aveva comandato la Sezione stupefacenti del Nucleo di polizia tributaria) dopo aver lavorato a Firenze, Lucca, Genova ed essere stato dal giugno 2005 comandante regionale in Sicilia e dal luglio 2007 a capo del Secondo reparto del comando generale del Corpo. «La Guardia di Finanza - continua Russo - da queste parti fa moltissimo e spero che il trend rimanga invariato. Sono in corso indagini di grande spessore e molto delicate, e proseguiremo il nostro lavoro con serenità e lo faremo in un momento difficile in cui si accenna alla ripresa economica». Per questo, diventa necessaria «una grande offensiva nei confronti di chi non rispetta le regole», precisando che «questa regione è fondamentale per l’economia del Paese.

Se le cose non funzionano qui non possono funzionare nel resto d’Italia». «Quindi - è la conclusione - lotta al sommerso, lotta al nero, lotta alle mafie. Non vorrei però fossero solo degli slogan, ma vorrei che fossero dei fatti perché in questa regione si è abituati ai fatti».

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