Generali, ecco il country manager Perissinotto sceglie Vagnone

Il gruppo Generali ha il suo nuovo «country manager», ovvero il responsabile di tutte le attività italiane: è Paolo Vagnone, 47 anni, ex amministratore delegato di Ras, di Lloyd Ariatico e di Genialloyd. In realtà per la nomina ufficiale vanno attesi ancora alcuni giorni, fino a giovedì prossimo, 16 dicembre, quando sul suo nome si pronuncerà, a Roma, il consiglio di amministrazione del gruppo triestino.
Ieri l’indicazione è venuta dal comitato esecutivo, anch’esso riunitosi a Roma. La figura del country manager, che finora non è stata presente nell’organigramma del Leone, fa parte dei cambiamenti nella governance elaborati con il contributo di Boston Consulting, le cui linee generali sono state approvate nell’ultima riunione di novembre. Il riassetto organizzativo era stato voluto proprio dall’amministratore delegato del gruppo, Giovanni Perissinotto dopo l’allargamento delle deleghe ricevuto in aprile, e comprendeva appunto anche l’identificazione di un responsabile per il mercato italiano. Oltre al presidente, Cesare Geronzi, e ai due amministratori delegati, Perissinotto (group Ceo) e Sergio Balbinot, fanno parte dell’esecutivo anche i vice presidenti Francesco Gaetano Caltagirone e Vincent Bollorè, e i consiglieri Lorenzo Pellicioli e Leonardo Del Vecchio; ieri erano tutti presenti, per una riunione durata in tutto quattro ore e dedicata per buona parte al budget.
É stato proprio Perissinotto a sottoporre all’esecutivo la candidatura di Vagnone, che dal gruppo Allianz era passato tre anni fa al mondo del private equity, e sul suo nome si è creata convergenza. Gli verrà affidato il coordinamento di un business importante, quello espresso dal mercato italiano, che gode di buone condizioni di salute ma non è immune da una robusta messa a punto, specie per quanto riguarda l’avvio a regime della fusione Toro-Alleanza. L’Italia da sola vale il 30% dei premi del gruppo (che nei primi nove mesi del 2010 sono cresciuti del 10%), ha il 40% del risultato operativo, e si basa su marchi forti sul mercato, come Generali, Alleanza-Toro, Genertel, Ina-Assitalia, Fata.
Vagnone, considerato un manager di eccellente esperienza nel mondo assicurativo, è indicato come un uomo vicino ad Alberto Nagel, l’ad di Mediobanca, del quale gode la stima; da questi sarebbe stato indicato a Perissinotto, a conferma del forte asse esistente tra i due.
Va osservato che Vagnone è esterno al gruppo Generali. Su questo elemento - nominare country manager un esterno o un interno - c’era stato un certo dibattito, e il nome interno che si era stagliato sugli altri era quello di Raffaele Agrusti, direttore generale e finanziario.

Alla fine ha prevalso la scelta esterna anche per non dover, diversamente, rimpiazzare anche Agrusti in una posizione così delicata, e quindi dover procedere a due nomine anzichè a una soltanto.
Vagnone ha una laurea in ingegneria elettronica, un master in business administration all’Insead di Fontainebleau e un’esperienza in McKinsey. É stato alla Ras dal 1997, amministratore delegato dal 2005.

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