Alessandra Miccinesi
Lodore acre di una generazione bruciata (quella del branco), oppure lalito di una bocca dischiusa a baci proibiti. Gas, lungometraggio desordio di Luciano Melchionna, autore dellomonima pièce teatrale e cosceneggiatore del film con Alexandra LaCapria, è una storia italiana di violenza e aberrazione scandita a colpi di techno, alcol e droga. Ne sono protagonisti Francesco Venditti, Lorenzo Balducci, Moran Atias, Sandro Giordano, Massimiliano Caprara, Giorgio Santangelo, e Paola Ranzoni, che sullo schermo danno corpo, e voce, a giovani di varie estrazioni sociali che vivono labulia della provincia. Una generazione senza più sogni da realizzare, priva di valori e ammalata di risentimento, composta da figli depauperati dellamore genitoriale e orfana del sostegno della società. I boys di Melchionna sventolano con rabbia le loro bandiere ideologiche sfogandosi contro gay, senzatetto, vecchi, e omosessuali. E' la regola del branco: violenza allo stato puro. Uno contro tutti, senza motivi reali. Uno sguardo incrociato malamente e parte il pestaggio. O peggio, lo stupro. Nel film, vietato ai minori, recita una dimessa Loretta Goggi nel ruolo della mamma del giovane intorno al quale si sviluppa il dramma. (Al Giulio Cesare)
Ancora violenza bestiale, stavolta in chiave favolistica, tra combattimenti che sfidano le leggi di gravità e struggenti sonate mozartiane. Con Danny the dog il regista Louis Leterrier dirige un action movie straniante sceneggiato col cuore da Luc Besson. Un cinico boss malavitoso, Bart (Bob Hoskins), ha addestrato lorfano Danny (la star orientale Jet Li) ad annientare le proprie emozioni e attaccare il prossimo con ferocia, proprio come un cane. Una volta richiuso il collare il ragazzo torna a galleggiare nel proprio black-out mentale in cui emerge un unico ricordo: sua madre seduta al pianoforte. Lezioni di vita e filosofia spicciola dispensate al supermarket da un pianista cieco (Morgan Freeman) cambieranno per sempre la vita di Danny, che imparerà ad assaporare le emozioni scambiando il suo collare di pelle con un setoso papillon. (In sedici sale).
Chiuso nel cassetto per due anni, esce sugli schermi di Eden, Jolly e Ugc Carmen, un affresco di passioni, gelosia e sangue diretto da Vincente Aranda sulla scorta del romanzo del poeta francese Prosper Merimée. La star ispanica Paz Vega presta le sue morbide curve a Carmen: sigaraia, seduttrice, amante libera e disinibita, che portò alla rovina molti uomini. Uno su tutti, José (Leonardo Sbaraglia), il bel navarrese dal coltello facile.
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