Genoa, da Champions c’è soltanto Rubinho

Genoa, da Champions c’è soltanto Rubinho

(...) L’effetto sorpresa, anche per colpa della Juve, però non c’è più. La Lazio trema ma si salva con Muslera e un po’ di fortuna. Ha però il merito di resistere e riorganizzarsi. Rossi sorprende Gasperini quando ordina ai suoi di prendere in mano il pallino del gioco, Thiago Motta ogni tanto si distrae e per i compagni è una situazione nuova. La partita, vista da fuori, per chi se la gode in tv senza particolari interessi, è da parte sinistra della classifica del bel gioco. Ma i tifosi, troppo ben abituati, si rendono conto che qualcosa potrebbe anche non andare nel verso giusto. Sperano nel «solito» secondo tempo, ma è proprio nella ripresa che si scatena Zarate. Fino al gol-partita c’è sempre la speranza del guizzo giusto, qualche giocatore è in difficoltà, la Lazio ha soprattutto più ritmo. Ma quando Zarate infila Rubinho il Genoa perde la testa. Soprattutto perde. E ora deve sperare che le giornate no capitino anche agli altri.
Rubinho 8: Quando un portiere sconfitto merita la copertina. Spettacolare, acrobatico, coraggioso, sicuro, perfetto. Fosse anche decisivo per salvare il punto sarebbe da 10. La sua uscita su Pandev vale il prezzo del biglietto. Quella su Zarate è da scuola calcio. C’è anche il tris a tempo scaduto e la nomination a miglior portiere nelle uscite.
Biava 6: Qualche sbavatura, poi sempre rimediata contro Zarate e Rocchi. Al 2' minuto sfiora il gran gol ma trova Muslera in giornata di grazia.. Ci riprova nella ripresa ma senza successo.
Ferrari 6.5: Probabilmente è lui a sbagliare la chiamata del fuorigioco su Pandev che si trova solo davanti a Rubinho nel primo tempo. È l'unico errore del match del regista arretrato che non perde la bussola.
Bocchetti 6: Inizia con la sicurezza del veterano. Pardon, del nazionale. Nella ripresa si concede lussi da campione. Ma al 20' non riesce a contenere Zarate. Gol-partita.
Mesto 6: Nel primo tempo condivide con molti compagni l'errore più grave: la scelta dei tacchetti. Le tante scivolate rovinano le cose migliori e talvolta rischiano di combinare il patatrac. (dal 21' st Rossi 6: Entra e combatte. Non può cambiare la partita)
Thiago Motta 6: Parte da Thiago Motta, poi ottiene il suo record di passaggi sbagliati di un'intera partita (4) nel giro di dieci minuti. Ne risente la sicurezza sua e della squadra.
Juric 6.5: L'ammonizione lo frena un po'. Per fermarlo del tutto ci vuole altro. Dopo lo svantaggio prova a trascinare la squadra.
Criscito 5: Senza le sue incursioni in appoggio a Palladino, nel primo tempo il Genoa stenta. Nella ripresa farebbe meglio, ma il retropassaggio che regala a Zarate la palla del raddoppio è inguardabile. (Dal 28' st Vanden Borre 5.5 ininfluente).
Sculli 5: Il gol sbagliato solo davanti a Muslera lo condiziona. Subito dopo rientra impedendo un contropiede letale della Lazio. Non basta. (16' st Olivera 5: Le eccezioni sono i miracoli)
Jankovic 5: Le palle alte non sono il suo forte. A dir la verità anche con i piedi non può fare il Milito.
Palladino 6.

5: Irresistibile, fa impazzire da solo la difesa della Lazio. Ma i suoi assist vanno sprecati. Quando finisce la benzina, finisce anche il Genoa.
All. Gasperini 5: I cambi non cambiano. Stavolta non riesce a correggere gli errori del Genoa

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