Genova diventa capitale europea per la lotta al melanoma, il tumore maligno della pelle che è in continuo aumento e che può essere facilmente individuato sottoponendosi a una visita dal dermatologo. Proprio a Genova, infatti è stato siglato laccordo tra Paola Queirolo, presidente del 15° Congresso dell'Intergruppo Melanoma Italiano e Martin Salvador Algarra del Grupo Espanol Melanoma che hanno dato il via alla prima collaborazione europea sul fronte del melanoma. Paola Queirolo, a cui la Regione ha appena assegnato un finanziamento per la ricerca nellambito del melanoma, ha voluto ospitare alla fine di ottobre i colleghi spagnoli nellambito di una tavola rotonda dedicata loro, poiché questi medici avevano chiesto di seguire il modello genovese per la ricerca e le collaborazioni interdisciplinari nellambito della patologia. Il Grupo Espanol Melanoma è nato da poco ed è stato concepito sulla base del modello italiano: per tali ragioni il Gem aderirà ai protocolli dellImi e Martin Salvador Algarra ha già dato disposizioni perché nel seminario che sarà organizzato in Spagna nel 2010, lItalia sia in prima linea. A Genova sono emerse anche le numerose novità per la cura del melanoma, il primo tumore per il quale vengono studiate le vaccinazioni terapeutiche. Il dibattito sulle cellule staminali del tumore ha dato risultati positivi, così come quello sul melanoma oculare, malattia, che colpisce 350 persone allanno in Italia 150 delle quali arrivano allIst di Genova. Paola Ghiorzo dell'Università di Genova ha presentato gli ultimi risultati sulla ricerca di geni di suscettibilità al melanoma, condotti nellambito di progetti cooperativi internazionali e recentemente pubblicati su Nature Genetics. I ricercatori hanno analizzato, in una casistica di più di 10 mila pazienti affetti, più di 300 mila variazioni nel menoma: ciò per capire quali geni siano più significativi nello sviluppo del melanoma. Sono stati identificati chiari profili genetici a rischio, tra cui la nota associazione con geni che determinano i capelli rossi, la pelle chiara e la propensione alle scottature. Inoltre, per la prima volta, è stata trovata la prova genetica dellassociazione tra numero di nei e rischio di sviluppare melanoma. «Lincidenza del melanoma è raddoppiata negli ultimi trenta anni - dice la dottoressa Queirolo - gli Usa nel 2004 hanno visto 96mila casi, lItalia ne ha in media 7000 allanno, anche se fortunatamente la maggioranza è inferiore a 1 millimetro di spessore, si tratta di melanomi sottili per cui la mortalità non segue il trend dellincidenza. Le visite di controllo della cute della chirurgia plastica allIst di Genova sono circa 4mila all'anno, e quasi 500 le lesioni cutanee tumorali, non solo melanoma, e le lesioni a rischio che vengono trattate chirugicamente».
Tra i fattori di rischio il buco nellozono e il cambiamento delle abitudini di vita: sempre più persone vanno in vacanza e i bambini, soprattutto, sono esposti al sole anche nelle ore centrali della giornata rischiando ustioni. Proprio le ustioni solari rappresentano il primo fattore di rischio di melanoma. Laumento dei casi diagnosticati, comunque, è seguito allincremento dei controlli della pelle.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.