Basta consulenze esterne per la piscina di Voltri

Basta consulenze esterne per la piscina di Voltri

Nessuna nuova consulenza esterna verrà assegnata dal Comune di Genova per progettare la piscina di Voltri: lo annuncia Pino Boero, assessore comunale a Scuola, Sport e Politiche giovanili, nel rispondere al capogruppo della Lega Nord, Edoardo Rixi. Il quale, dopo un articolo del Giornale che sollevava il caso, aveva rivolto un'interrogazione al sindaco Marco Doria paventando l'assegnazione di un incarico in deroga a quanto previsto dalle «disposizioni per il contenimento dell spesa». «Visto che il Comune - scriveva a suo tempo Rixi - dopo due progetti pagati e mai realizzati per progettare la piscina comunale di Voltri per la somma di 572 milioni 3 288mila lire, ha assegnato un altro incarico di consulenza per lo stesso lavoro per 30mila euro, vorrei conoscere se tale consulenza può ritenersi una deroga disposta dal Direttore generale, e non l'ennesimo sperpero di denaro pubblico che si persegue ad investire a vuoto, piuttosto che cercare tra le risorse umane comunali qualche tecnico di spessore (che sicuramente c'è) in grado di approntare un serio progetto». Inoltre, insisteva il capogruppo della Lega Nord nella Sala Rossa, «mi domando se non si ritiene fortemente svilente per il personale comunale, già pesantemente colpito sul piano economico, il continuo intervento di esterni ben remunerati, al di là delle promesse elettorali di interventi atti alla valorizzazione delle risorse umane e dell'appello alla meritocrazia, belle parole che immancabilmente muoiono come i sogni all'alba».
In realtà, smentita recente dell'assessore a parte, il Comune aveva tentato di riattribuire un incarico esterno: lo conferma la replica di Boero. Che prima rifà la «storia» delle consulenze: nel 1988 venne affidato un incarico per la progettazione architettonica della nuova piscina di Voltri per un importo di oltre 197 milioni di lire all'architetto Luigi Lorenzini, cui dieci anni dopo fu liquidato un onorario di 95 milioni, affidandogli contestualmente «un nuovo incarico per una soluzione progettuale più adatta alle mutate esigenze». L'incarico fu poi revocato riconoscendo al professionista una ulteriore somma di poco più di 28mila euro. In conclusione: «I 30mila euro indicati nella nota per una nuova progettazione - spiega ancora l'assessore Boero - sono stati richiesti alla Cassa depositi e prestiti per consentire una rapida definizione del progetto, ma non sono resi disponibili in quanto la stessa non concede finanziamenti per progettazioni».

Non resta, pertanto a Tursi che «affidare a qualche tecnico comunale il compito di approntare il progetto in tempi brevi compatibilmente agli impegni pregressi degli stessi tecnici». Come dire: si va sempre alle Calende Greche.

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