Tra colbacchi e lanaccia è stata una notte poco chic

Tra colbacchi e lanaccia è stata una notte poco chic

Racconto, ma anche un po' di favole, in una domenica sera fredda e gelata. Non è stata solo una partita di calcio, ma uno «scontro» fra i «cashmirati» e i «feltriani». Hanno imperversato infatti berretti di lana, o di lanaccia, ma anche alcuni molto chic «Borsalini» alla Berlusconi. Sembravano tanti Al Capone: su tutto Renzo Parodi, e poi Matteo Cantile, ma soprattutto il professor ematologo illustre Angelo Carella: con il suo «feltro» sarebbe piaciuto a Sergio Leone per il suo «C'era una volta in America». Notati anche l'enorme berretto tutto blucerchiato di Monteleone, quello verde-marcio del professor Chiapuzzo (complimenti per i suoi 83 anni), quello tutto rosso-nero di Galliani che copriva un viso imbarazzato, quello raffinatissimo blu del professor chirurgo estetico Francesco Filippi, infine quello «marron-glacè» del vice presidente Fabrizio Parodi. The Best. Ma il più applaudito è stato Marco Semino, sceso dalla «steppa» novese, ha fatto il suo ingresso in tribuna con uno straordinario copricapo. Dopo aver... posteggio la sua «slitta» nel parcheggio riservato alle slitte blucerchiate, e affidato ai custodi le sei renne (diconsi sei) che accompagnavano la slitta, si è calcato in testa una specie di elegantissimo colbacco di pure chachemire bianco-marrone che ha strappato l'invidia di tutte le signore, con in testa Monica Mondini e Anna Azzarita, splendide pasionarie blucerchiate.
Sul «colbacco novese» furoreggiavano ben tre splendide palle di altrettanto morbido cachemire. «Per fortuna sono tre - ha sorriso Edoardo Garrone, stavolta in compagnia del suo fratello pittore Filippo; in vena di battute scherzose dopo la bella prova della Samp - se fossero state solo due chissà cosa avremmo detto...». Politici. Pochi, ma buoni, i politici sotto il gelo. Il «fratello d'Italia» solo per un giorno Gianni Plinio (ha perso l'occasione della vita per diventare onorevole), l'infagottato (ma senza colbacco) assessore allo sport Nicolò Scialfa. Il sindaco di Rapallo, Giorgio Costa, con l'inseparabile figliola Giorgia (che aveva lasciato a casa il marito genoano, distrutto dal risultato di Cagliari) era raggiante: «Una Samp così fila verso la parte sinistra della classifica». Costa sta già mettendo a punto il programma per lanciare la sua Rapallo come «capitale europea dello sport», a cui sta lavorando con Scialfa e il genoanissimo presidente ligure delle città europee dello sport Enrico Cimaschi, braccio destro di Mario Mauro.

A raccontare per radio la gara erano ai microfoni i nostri due migliori narratori italiani, Tarcisio Mazzeo e Emanuele Dotto. Quest'ultimo nel ruolo di «spalla» di Mazzeo... «Non sono la spalla di Tarcisio - ha sorriso Dotto - sono il sotto-filetto...».

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