Falò e «sparate» nel Tigullio per festeggiare la primavera

Falò e «sparate» nel Tigullio per festeggiare la primavera

Conto alla rovescia per la «Festa della Primavera» di Santa Margherita. Sabato e domenica il quartiere di Ghiaia si animerà con la musica, il falò e i colori della tradizionale manifestazione che segna il cambio di stagione.
Arrivata alla 48esima edizione, le sue origini risalgono al tardo Medioevo ed è per merito di un gruppo di ragazzi di Ghiaia che, nel 1964, la «Festa della Primavera» è tornata a vivere. Ricco il programma con momenti scherzosi ed altri più ritualistici, a metà tra sacro e profano, in cui antichissime liturgie si fonderanno con le tradizioni celtiche. Ad aprire le danze, sabato alle 20.30, la sfilata per le vie cittadine della banda dei marinai di Ghiaia «Rumpi e Streppa» che porteranno allegria con un festoso corteo goliardico.
Alle 22 l'immancabile spettacolo pirotecnico, seguito dalla sparata di mortaretti della «Antiga Sparata» eseguita dal «Comitato San Lorenzo della Costa». Poi toccherà ai due fantocci, «Tunin» e «Manena», ardere di passione per spazzare via le tenebre e l'inverno. Quello che andrà in scena sulla spiaggia di Ghiaia sarà più di un semplice falò: secondo la tradizione, infatti, se brucerà prima la donna sarà un anno propizio, se invece dovesse prendere fuoco prima «Tunin» spiriti malvagi aleggeranno sulle teste dei sammargheritesi per i prossimi mesi. A seguire, riscaldati dal fuoco, si potrà ballare grazie ad un dj set. Qualche ora di sonno e poi, domenica alle 10, la festa riprenderà con il concerto della Filarmonica sammargheritese «Cristoforo Colombo». Dalle 15 alle 19 la manifestazione percorrerà i binari della golosità con la distribuzione gratuita di friscêu dolci e salati accompagnati da vino bianco e bibite.
Il tutto con il sottofondo musicale dell'orchestra «I Caravel». In caso di pioggia la manifestazione verrà rimandata al weekend successivo.

Andrea Bernardin, membro del comitato «Festa della Primavera» snocciola i numeri: «Abbiamo comprato sei quintali di farina, un quintale e mezzo di mele e baccalà, un quintale di cipolle, 400 litri di olio, 600 uova, 125 litri di vino. Per i partecipanti - sottolinea - sarà tutto gratis». In vista della 50esima edizione, inoltre, è in fase di preparazione un libro commemorativo.

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