Il Genoa vuol battere due tabù in uno

Il Genoa vuol battere due tabù in uno

L’episodio è curioso: lo ha rivelato proprio lui. Quando fa gol, ama leccarsi le dita, lo ha fatto due volte contro il Cittadella, e lo ha ripetuto, orgogliosamente, ieri contro la Nocerina. Per questo ormai lo chiamano il «lecca-lecca». Prodotto che si venderà facilmente dal punto di vista commerciale, ovviamente con sontuose «royalty» per Graziano. Ieri al secondo gol, si è piacevolmente rasserenato tutto l’ambiente e ci si è divertiti a sorridere, non capitava da molto tempo. Sorrideva, pensate, anche Sensibile: seguire il direttore sportivo allo stadio è come leggere un trattato di psicologia spicciola. Apparentemente tranquillo, quasi impassibile di fronte a qualsiasi fase di gioco, nessun scatto, nessun entusiasmo ai gol dei suoi ragazzi, ma semplicemente una presenza attenta, severa, quasi fosse immerso in una riflessione spirituale da convento di clausura. Ma ieri, però, ad un certo momento si è messo a sorridere, ha anche salutato con piacevole tratto il vostro cronista, ha insomma fatto capire che per lui tutto il bataclan fatto in passato, era ormai un ricordo.
E sembrava assaporasse il sottile piacere di vedere la «sua» Samp avvicinarsi sempre di più ai play-off: una piccola vendetta stava consumandosi. E quasi sembrava pensasse già al giorno in cui, dovessero andar bene le cose, Garrone gli avrebbe detto: «La riconfermo!». E lui magari, anche punto dall’orgoglio, avrebbe risposto: «Grazie ma ho già un altro contratto».
Tutti felici, dunque: Vittorio Garrone rappresentava la famiglia (i Garrone di vertice erano in vacanza?), la Monica Mondini ha dovuto sottostare (o forse no) ad abbracci furiosi sia di Vittorio che di Marco Semino (in occasione dei due gol), ha sperato che la Samp non segnasse più... per evidenti ragioni. Andrea Meneguzzi gioiva (ahi, ahi, queste quarantenni che lo assillano) per quei tocchi deliziosi di Eder, tutti alla fine con la classifica fra le mani e Sensibile con il telefonino e il sorriso ancor più spiccato sulle labbra salutava tutti.

Gianni Plinio urlava: «È questa l’unica Doria che apprezzo..!». E si capiva il sottinteso politico. E non mancavano neppure i nuovi consiglieri: Caldarulo e Bricoccolo, ormai coppia fissa, nascosta e discreta. I «servizi segreti» della società vogliono così.

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