L’ultima carta del «Male»: forze fresche a San Siro per far rifiatare i «bolliti»

L’ultima carta del «Male»: forze fresche a San Siro per far rifiatare i «bolliti»

Sale la tensione in casa Genoa per l’incubo della retrocessione, che si è materializzato mercoledì sera per colpa di una micidiale combinazione di stati d’animo e risultati. Il pari con il Cesena e la vittoria del Lecce a Catania hanno messo il Genoa in una posizione di classifica che ha gettato nello sconforto giocatori e tifosi. La tensione ha colpito anche il presidente Enrico Preziosi, che prima della gara in seguito a un malore ha dovuto fare alcuni accertamenti in clinica. Non è andato allo stadio ma, su consiglio dei medici, ha fatto ritorno a casa. Ad appesantire il clima, la contestazione di un gruppetto di tifosi più arrabbiati degli altri che ha atteso fuori dallo stadio il pullman con a bordo alcuni giocatori fino a poco prima dell’una di notte e li ha coperti di insulti.
Ieri, alla ripresa degli allenamenti, chiusi al pubblico e presidiati dalle forze dell’ordine, facce assonnate e nessun sorriso. La squadra si è subito messa al lavoro per preparare la proibitiva trasferta contro il Milan.

Qualcuno prova a sognare di ripetere l’impresa recente della Fiorentina, ma la maggioranza, viste le gare contro Novara e Cesena, si è già messa le mani nei capelli. «La cosa peggiore ora sarebbe essere negativi, io ho ancora fiducia in questa squadra» ha detto Malesani. Per poi annunciare forze fresche per la gara con i rossoneri. Perché i titolari sembrano un pò «bolliti».

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